Guler: “I patti con Ancelotti sono chiari: vorrei giocare di più, ma il progetto…”

Arda Guler, trequartista turco acquistato dal Real Madrid nell’estate 2023, ha parlato del proprio rapporto con Carlo Ancelotti
Ha assistito dalla panchina e per tutti i novanta minuti, anche ieri, alla semifinale di Champions League tra il suo Real Madrid e il Bayern Monaco, match terminato 2-2, in baviera. Un’altra gara da spettatore non pagante, in attesa di assumere un ruolo da protagonista al centro della scena e in un degli stadi più rinomati al mondo: il Bernabeu. Arda Guler, giovanissimo trequartista turco sottratto dai Blancos alla concorrenza nel corso della passata sessione estiva, non ha ancora trovato modo di esprimere tutto il proprio potenziale a Madrid, complice anche un infortunio molto grave al ginocchio e qualche acciacco muscolare di troppo. Ancelotti, poi, non lo ritiene ancora pronto per certi tipi di palcoscenici.
A confermarlo, è stato lo stesso diciottenne, intercettato dai microfoni di Kafa Sports, in un’intervista nel corso della quale non ha minimamente rinnegato la propria scelta confessando, anzi, il percorso di crescita prospettatogli dall’ex tecnico del Milan. Ecco un estratto delle dichiarazioni di Arda Guler: “Avevo ricevuto tantissime proposte da club importanti come Inter, Milan, Barcellona e altre. Non appena ho sentito dell’interesse del Madrid, però, non ho pensato a nient’altro. Dopo il primo colloquio con Ancelotti, i patti erano chiari: mi aveva già esposto il programma per rendermi una componente importante per il club e del continuo percorso di crescita che avrei dovuto affrontare. Ovvio, vorrei giocare di più, ma vanno rispettati anche i presupposti di questa società con i giovani in rampa di lancio”.
Arda Guler e Ancelotti: fiduvia reciproca per un rapporto proficuo
“Io e Ancelotti parliamo tantissimo: gli chiedo sempre cosa posso fare per giocare di più e i suoi consigli risulteranno preziosi in futuro, perché ho fiducia in lui. Riceverò più spazio a fine campionato: sono sicuro andrà così”, ha concluso Arda Guler.