Giroud, al momento giusto: sotto porta come nel momento dell’addio al Milan

Olivier Giroud, centravanti francese del Milan, appare ormai prossimo all’addio al Diavolo per la MLS: l’addio al momento giusto
Ha scelto il momento esatto per stringere il proprio patto col Diavolo, tre anni fa e, conseguentemente, quello giusto per scioglierlo, dopo un’altra stagione vissuta da protagonista e un peso offensivo caricato sulle spalle possenti di un gigante del calcio mondiale. Olivier Giroud è al passo d’addio: mancherebbe solo l’ufficialità in merito ad un accordo stretto con la franchigia californiana dei Los Angeles FC. Caccia a quota 50 reti, attualmente è a 46 in totale da quando è sbarcato a Milanello; uno Scudetto vissuto da assoluto leader, con la doppietta nella memorabile giornata vissuta a Reggio Emilia dal suo Milan, o le reti decisive segnate nei Derby e contro il Napoli, utile per spianare la strada al Diavolo verso il Tricolore 2021/2022 e in Champions League.
Un cammino europeo da ultimare, magari portando in dote un trofeo mai conquistato dai rossoneri della storia, l’Europa League; poi, sarà addio. Ad una maglia che aveva sempre sognato, una casacca che ha indossato e onorato per tre anni, con l’unico rimpianto, soprattutto per i sostenitori rossoneri, che tutto ciò non sia avvenuto prima. Il tempo passa inesorabile, per tutti, la carta d’identità parla chiaro, ma non si è minimamente notato nell’atteggiamento di chi ha vissuto l’ultima avventura in Europa, da attaccante, con l’entusiasmo di un ragazzino/tifoso della propria squadra. Lo dimostra ogni volta in cui segna, lo certifica ogni volta in cui parla: Olivier Giroud ha spezzato l’incantesimo del numero 9, ha onorato la storia rossonera e, inevitabilmente, riceverà gli onori di casa il prossimo 26 maggio, nella gara interna contro la Salernitana, a San Siro.
Giroud, al momento giusto: sotto porta come nel momento dell’addio
Giroud si congeda da attaccante giunto a Milanello in qualità di calciatore che aveva già vinto tutto, ma per il quale, ogni vittoria, sembrava non essere abbastanza, figlio di una mentalità che incarna perfettamente lo stile del Diavolo. L’importanza del centravanti per il Milan va oltre i gol, le giocate, le sponde per i compagni: il tifoso rossonero se ne renderà ulteriormente conto dalla prossima stagione. Un campione assoluto, che per qualche minuto ha difeso la porta della squadra, a Genova, mentre, a giugno, uscirà senza sbattere quella della sede, considerando la totale sintonia con la società. Il numero 9 francese saluterà nel momento opportuno, da vincente, quando il “ricordo” delle sue gesta in campo e fuori rievocheranno ancora un rimpianto sul rettangolo verde. Il momento giusto, sotto porta, come nell’addio.