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G. Rossi rivela: “Vicino alla Juve. Dopo Messi e Ronaldo, c’ero io”

Anthony Ferrara
Giuseppe Rossi Juventus

Giuseppe Rossi, per tutti Pepito, ha confessato l’interesse della Juve nei suoi confronti e di una trattativa quasi fatta con il Barcellona

Alla voce “rimpianti” di un ipotetico fascicolo del calcio italiano, il nome di Giuseppe Rossi, per tutti Pepito, meriterebbe, suo malgrado, un capitolo a sé, in relazione all’enorme talento mostrato dal nativo americano troppo ad intermittenza, causa gravi infortuni. Non sono mancati, ovviamente, i motivi per sorridere e per regalare magie al pubblico italiano e spagnolo, che lo rendono il secondo calciatore italiano ad aver segnato più reti in uno dei quattro principali campionati europei, alle spalle di Paolo Di Canio.

Nella stagione 2010-2011, in particolare, un rendimento da vero top player consentì al classe 1987 di assestarsi al terzo posto nella classifica marcatori de La Liga, superato solo da Messi e Ronaldo. Una stagione magica, quella vissuta al Villarreal, che avrebbe potuto spalancargli le porte delle big, tra cui Juventus a Barcellona: “È stato fantastico. Mi volevano entrambe, ma le trattative saltarono per motivi differenti. Nel caso dei bianconeri, la società si era già privata di Santi Cazorla e non mi avrebbe ceduto nella stessa sessione estiva. Con i blaugrana saltò per qualche dettaglio, ma sembrava tutto fatto. In quell’anno, dopo Messi e Ronaldo, c’ero io: è stato incredibile. Tutti quegli infortuni, poi, mi fecero capire il mio vero valore umano”, ha concluso Pepito, uno dei più grandi rimpianti del calcio italiano ritiratosi il 22 luglio scorso.

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