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Fonseca, un uomo solo e neanche al comando; Derby già decisivo

Anthony Ferrara
Milan Fonseca esonero

La posizione di Paulo Fonseca sulla panchina del Milan potrebbe traballare in caso di sconfitta nel Derby: e quel Milan-Lecce è un dejà-vu

FONSECA DERBY – Eloquente l’immagine dello sbarco a Linate Prime, così come quella che appare a pochi minuti dal termine di un desolante MilanLiverpool di Champions League avvolto nel silenzio assordante (divenuto, poi, contestazione  nel finale) dei loggioni di un San Siro non esaurito, ma esausto. Paulo Fonseca è sbarcato, praticamente, da uomo solo a Milano, pronto a cominciare la nuova avventura al Milan, e il fatto che nessun dirigente del rinomato “gruppo di lavoro” l’abbia accolto e accompagnato a Milanello era già sintomo di quello che, in realtà, è evidente già dai primi scorci rossoneri. Un allenatore solo, in balia degli eventi, catapultato in una realtà in cui ogni cosa è in disordine, qualsiasi. E domenica, c’è il Derby.

Milan-Liverpool 1-3, Fonseca nei guai

Contro i Reds, il Milan approccia bene la gara, passa in vantaggio al minuto tre con Pulisic, ma è solo un’illusione. Dieci minuti dopo, il Liverpool ha già preso controllo del campo, è padrone del gioco e trova due reti su altrettanti calci piazzati che tanto dicono delle fragilità di questa squadra e della semplicità disarmante con la quale subisce reti in serie. Da quel momento, il Diavolo si scioglie come neve al sole, impotente come non mai, avvilente nel gioco e ancor di più nel carattere, nella reazione.

La sensazione, è che questa squadra abbia già bisogno di un elettroshock emotivo, perché il brodino assaggiato col 4-0 al Venezia non ha minimamente curato i malori di una squadra scollata, disunita e completamente disorganizzata. Queste, sono colpe da attribuire anche a una gestione tecnica in cui ci si ostina a presentare un modulo avulso al contesto e alle caratteristiche degli interpreti a disposizione.

Un calcio di possesso con soli contropiedisti e un’impostazione dal basso (esasperata) con due centrali predisposti alla marcatura e alla posizione, sono utopia. Ma ciò che più impressiona è la totale apatia di un collettivo che pare non credere a ciò che gli viene proposto quotidianamente. E i risultati si vedono sul campo.

Fonseca, un film già visto: finale annunciato?

A tratti, il club rossonero sembra regredito al punto di non ritorno dell’era Giampaolo, esonerato prima di un MilanLecce, a San Siro, serale. Guarda caso, proprio dopo il Derby di domenica, già decisivo per le sorti di Fonseca (un uomo lasciato solo sin dal proprio sbarco a Linate e in balia di questi eventi anche, ma non solo, per suoi demeriti), i rossoneri ospiteranno i salentini, al Meazza.

Povero Diavolo, contestato e subissato dai fischi già a metà settembre: un disastro quasi annunciato. Non c’è peggior cieco di chi non vuol vedere. O meglio, vede, ma lascia tutto così com’è.