Fiorentina, Pradè fa il punto a fine mercato: “Obiettivo vincere qualcosa. Kean, Piccoli, Gosens, Pioli…”

Dopo aver seguito l’Hellas Verona e il Cagliari, tra le altre, anche la Fiorentina ha fatto il punto di fine mercato con la conferenza del direttore sportivo Daniele Pradè. Le dichiarazioni principali del dirigente viola:

“Dall’ultima volta siamo partiti con il rinnovo di De Gea, poi mister Pioli, Fazzini, Viti e Dzeko, poi tutto il resto. Kean? La storia è sempre stata trasparente, c’è stato un incontro a Cagliari con anche il Presidente, la volontà era di rinnovare ed era molto contento. Ci abbiamo creduto, scommesso, il valore lo dice ora il mercato, siamo contenti nn solo come calciatore, un ragazzo buono, ha sposato Firenze, la Fiorentina e lo fa con gioia.
Sul mercato siamo soddisfatti, abbiamo fatto quello che ci eravamo detti ad inizio stagione, il presidente ci ha dato una linea, l’obiettivo era patrimonializzare la nostra rosa, riscattando chi volevamo, Gosens, Fagioli e Gudmundsson, poi a patrimonializzare. Piccoli? Giulini ci ha chiesto trenta milioni, c’erano altre squadre, è un calciatore forte che completa il nostro reparto, abbiamo tre punte veramente forti e ci sentiamo completi“.

Obiettivi e ambizioni: “Certo, vincere qualcosa, siamo arrivati ad un passo con le finali. L’Europa League sarebbe stata una grande soddisfazione, il mercato ha dato la dimostrazione della forza di questa società, abbiamo speso 92 milioni di euro e capisci qual è l’obiettivo, far bene, vincere qualcosa“.

La scelta di Pradè: “Ho pensato ad un passo indietro ma la critica ci sta, mi ha spinto a rimanere la fiducia del Presidente e la compattezza della società, la connessione con tutta la società e chi lavora, non so se l’ho mai trovata“.

Pradè aggiunge: “Il monte ingaggi è aumentato ma l’abbiamo fatto con consapevolezza; stiamo lavorando per altri rinnovi, abbiamo fatto una classificazione ella rosa, giocatori che oltre a leader in campo siano fuori come Dzeko, Gosens, Pablo Marì (rifiutate offerte per lui), Mandragora… poi giocatori che ci danno gioia e divertimento, come Dodo; i rapporti con l’agente non sono facilissimi, lo vogliamo e lo vorremmo tenere, avrà voglia anche lui di stabilità, figli nati a Firenze, ti porta gioia“.

Sul mister Stefano Pioli: “Non ci sono retroscena, Raffale Palladino ha fatto un ottimo lavoro, poi dopo la sua decisione ci siamo messi al lavoro e abbiamo chiamato subito Stefano, non abbiamo cercato altri allenatori, abbiamo puntato su di lui, c’è stata una stretta di mano virtuale e dopo la ricostruzione con Italiano, siamo in fase di costruzione con lui“.

Su Gosens: “Offerta irrinunciabile, giocatore di trent’anni ma siamo partiti dalla base di uomini nel gruppo“.

Su Comuzzo: “Abbiamo avuto un’offerta forte, enorme, lo voleva Simone Inzaghi ma la sua scelta è da rispettare, non lo vedeva pronto a questa decisione, ha fatto uno step che deve dimostrare, un calciatore forte, un’altra medaglia del nostro settore giovanile“.

I cinque esterni in rosa: “C’è Gosens, da Parisi vogliamo di più e ci darà tanto, lo abbiamo allungato di un anno; dall’altra parte c’è Dodo e abbiamo preso un giocatore che ci piaceva tanto, Lamptey, puntiamo forte su Fortini“.

Su Valentini: “Si è trovato molto bene a Verona, ha fatto sei mesi ottimi, il direttore Sogliano è innamorato del ragazzo e un altro anno di crescita ci poteva stare, visto che c’era Ranieri e abbiamo preso Viti, siamo molto fiduciosi“.

Pradè conclude: “A centrocampo abbiamo Sohm, giocatore forte, abbiamo investito su Fazzini , preso Nicolussi Caviglia, abbiamo Mandragora, può crescere Richardson… abbiamo investito su tutti i reparti, normale che per la punta ci siano determinati costi. Abbiamo anche Fagioli. Fortini? Lo volevamo tutte le squadre di Serie B. Lindelof? Abbiamo trattato ma era vincolato alla partenza di Comuzzo. Su Ceballos nulla di concreto. Alaba? Mai. Tanti italiani? Partita dal presidente“.

Qui video integrale pubblicato sui canali ufficiali della società toscana.

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