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Fiorentina, Colpani: “Grato a Galliani”

Jacopo Petricciuolo
Fiorentina Colpani

Fiorentina Colpani Galliani – Andrea Colpani ha compiuto lo stesso percorso del suo allenatore Raffaele Palladino in estate passando dal Monza alla Fiorentina ed è ancora a caccia del suo primo gol con la maglia viola, anche se le prestazioni stanno migliorando nel corso delle partite. Colpani ha rilasciato un’intervista a Calciomercato.com parlando nello specifico del suo passato tra giovanili e prima squadra.

Passato a Bergamo – “Voglio raccontarvi che a Bergamo con Mino Favini si guardava l’uomo che il ragazzino poteva diventare, prima di tutto il resto. E’ una cosa fondamentale, l’educazione tra club e famiglia. Noi portavamo la pagella, se non andavi bene a scuola non giocavi. Poi veniva il calciatore, la tecnica di base. Oggi, a dieci anni di distanza, si lavora sulla tattica, sulla costruzione, sulla riaggressione a palla persa. Vedere i nuovi metodi di allenamento dei ragazzi delle giovanili già quando ero al Monza mi faceva effetto, perché mi ricordo che facevo due ore di tecnica e partita. A parte questo, vedo che qua si lavora bene e soprattutto ci sono i mezzi per crescere. La strada è quella giusta secondo me”. 

Totti, Baggio, Iniesta – “Detto che tutti e tre avevano tutte e tre queste caratteristiche in abbondanza… Di Iniesta l’intelligenza, di Totti la visione di gioco e di Baggio la qualità tecnica”.

Fiorentina, Colpani: “Grato a Galliani”

Su Bastoni – “Basto per me è come un fratello, ci siamo conosciuti che avevamo otto anni e ne abbiamo passati dodici insieme, tutti i giorni fino ai venti. Penso a lui e sono veramente felice della persona e del giocatore che è diventato sia per l’Inter sia per la Nazionale”.

Su Galliani – “Per il Dottor Galliani avrei un sacco di aggettivi, oltre a una gratitudine immensa. Se devo scegliere un ricordo, vado sulla prima volta che l’ho visto in videochiamata: ero col mio agente, Tullio Tinti, che mi dice che c’è qualcuno che vuole parlarmi; gira il telefono ed ecco Galliani: Ciao Andrea, sei un nuovo giocatore del Monza. Io ci rimasi: Ah… ci ho messo un po’ a continuare con: Wow, sono contento, quando ci vediamo?” e via di seguito”.

Su Commisso – “Visto che sono qua da poco tempo, non ho dubbi nello scegliere anche il momento in cui ho conosciuto Rocco Commisso, sempre attraverso uno schermo dato che era negli USA all’inizio della stagione. Mi ha fatto una battuta: Ma quand’è che ti tagli i capelli? Non lo so mica se riesci a vedere la palla così… io però l’ho rassicurato, perché i capelli non si toccano (sorride)”.

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