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ESCLUSIVA Leoni, l’ex tecnico: “Il suo futuro? Un altro anno al Parma gli farebbe bene”

Raffaele Campo
Giovanni Leoni

ESCLUSIVA LEONI EX TECNICO – Uno dei nomi più gettonati in questi ultimi giorni in tema calciomercato è quello di Giovanni Leoni, difensore centrale classe 2006 e che in questa stagione, la sua prima al Parma, ha collezionato 17 presenze e 1 gol.

Molto importante e convincente è stato il suo rendimento per la salvezza festeggiata a maggio dai ducali. Proprio nella infuocata volata finale, per l’ormai ex tecnico degli emiliani Cristian Chivu, Leoni è stato una pedina imprescindibile. Ora il suo nome è accostato con insistenza all’Inter e al Milan.

Europacalcio.it ha contattato in esclusiva Claudio Ottoni, allenatore del ragazzo ai tempi del vivaio del Padova, dove Leoni è stato fino a febbraio 2024, quando passò alla Sampdoria. Attualmente Ottoni siede sulla panchina dell’Arcella, squadra patavina che due mesi fa ha centrato la promozione in Eccellenza.

Si aspettava questa esplosione così veloce di Leoni? 

Onestamente no. Che poi aveva delle belle qualità sono il primo a dirlo, ricordo che lui è un 2006 e giocava già con i 2005. Però sì, una crescita così repentina ha stupito anche me“.

Quale pensa sia stato il suo momento chiave? 

Secondo me non c’è un momento in particolare perché è tutto un percorso. Se proprio devo individuare un momento, penso alla fiducia che gli ha dato Pirlo alla Sampdoria un anno e mezzo fa. L’esperienza a Genova potrebbe essere stata il suo vero trampolino di lancio“.

Adesso invece si sta affermando a Parma. 

E dico di più: ciò che sta facendo vale tantissimo perché quando una squadra lotta per la salvezza, e il Parma l’ha conquistata solo a pochissime giornate dalla fine del campionato, è difficile che lanci un giovane con poca esperienza nei professionisti. Non a caso adesso il nome di Leoni è al centro di voci di mercato“.

Mi ha anticipato: si parla di Inter e Milan, lei in quale sponda del Naviglio lo vedrebbe meglio? 

In tutte e due. Sia l’Inter che il Milan sono grandi squadre a livello mondiali, per cui non credo che a Giovanni (Leoni, ndr) faccia una qualche differenza. Anche perché in ogni caso dovrebbe sudarsi e conquistarsi il posto da titolare“.

Cosa non facile quest’ultima, specie in Italia. 

Io infatti, se fossi in lui, resterei un altro anno a Parma per confermarmi definitivamente come uno dei migliori giovani difensori italiani. Al momento farebbe panchina in una big, e si sa com’è qui in Italia: rischi di essere dimenticato in un attimo“.

Un suo ricordo di Leoni ai tempi del vivaio del Padova?

Allenavo gli Under 15 nati nel 2005 e avevamo diversi infortunati in occasione di una partita a Piacenza. Io non conoscevo Leoni ma, viste queste assenze, me lo misero a disposizione per quella gara. Avevo già un altro 2006 quindi lo portai in panchina, ma alla fine del primo tempo uno dei difensori centrali si fece male. Così dissi a Giovanni: “Entra che adesso tocca a te”. Fece molto bene dimostrando una notevole personalità. Di lì a poco conquistò il posto da titolare e io non lo tolsi più dalla mia squadra“.

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