ESCLUSIVA Kessie, l’ex allenatore: “Fiorentina? Grande occasione”

ESCLUSIVA KESSIE EX ALLENATORE – Dopo tre anni, quando a giugno 2022 disse addio al Milan a seguito della scadenza del contratto, potrebbe essere di nuovo in Italia il futuro di Franck Kessie, mediano ivoriano di 28 anni e che dall’estate 2023 veste la casacca dell’Al-Ahli, vale a dire uno dei principali club di Saudi Pro League.
Il nome del giocatore in questione è accostato molto alla Fiorentina, ma senza nemmeno dimenticare la Juventus.
Europacalcio.it ha intervistato in esclusiva Massimo Drago, allenatore che, nella stagione 2015/2016 alla guida del Cesena, lanciò Kessie. Prima dell’exploit definitivo all’Atalanta con Gian Piero Gasperini durante l’annata successiva.
Drago, è giunto il momento per Kessie di tornare in Europa?
“Direi di sì, non mi aspettavo che sarebbe andato in Arabia proprio nel pieno della sua maturazione calcisitica. È stata una scelta chiaramente dettata dai soldi“.
Però va detto che anche i club di Saudi Pro League hanno preso giocatori molto forti.
“Assolutamente, ma parliamo di un campionato con ritmi molto diversi, anche giocando al 50% si riescono a fare ottime prestazioni“.
Per Kessie si parla molto della Fiorentina. Come vede questa ipotesi?
“La vedo molto bene sia per i viola, che con Franck (Kessie, ndr) si rinforzerebbero tantissimo, che per lo stesso giocatore, il quale approderebbe in una piazza bella e ambiziosa. Senza dimenticare che ritroverebbe Pioli, la cui presenza può essere determinante in quanto al Milan era imprescindibile nel suo modulo“.
Avrebbe comunque concorrenza, dal momento che il centrocampo della Fiorentina annovera gente come Fagioli, Mandragora e Fazzini.
“Ma questo è normale ed è giusto che sia così, succede in ogni squadra ambiziosa: nessuno si può cullare sugli allori solo per quanto fatto in passato. Inoltre Franck dovrà anche ben inserirsi nello spogliatoio della Viola, ma su questo non ho dubbi che ci riuscirà perché è un bravissimo ragazzo che si è sempre fatto voler bene da tutti“.
Nei sei anni in Serie A, abbiamo visto con Gasperini o con Pioli il miglior Kessie?
“Sono due allenatori con una diversa idea di gioco: Gasperini fa esprimere un calcio più aggressivo, mentre quello di Pioli è più ragionato. Ma Franck ha fatto bene con entrambi, ed è in grado di giocare in tutti i ruoli del centrocampo. Oltre a saper agire anche da trequartista in un 4-2-3-1“.
Proprio lei, ai tempi del Cesena, ebbe l’intuizione di schierare Kessie come centrocampista. Come avvenne l’occasione?
“Il direttore sportivo Foschi me lo presentò come difensore centrale, ma io ne avevo già quattro. Così in allenamento lo provai in mezzo al campo e vidi che si esprimeva molto bene. Poi, in occasione di una partita di campionato contro il Livorno, lo schierai titolare assieme a Stefano Sensi in un centrocampo a due. E da lì anche nelle gare ufficiali è sempre rimasto in mediana“.
Dunque è stato quello il momento chiave della carriera di Kessie. Direi che possiamo dirlo.
“Per quanto riguarda la sua prima parte di carriera, possiamo dire di sì. Chissà, magari anche qualche altro allenatore lo avrebbe messo a centrocampo, ma fatto sta che poi anche all’Atalanta esplose proprio da mediano“.
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