ESCLUSIVA EC – Papp: “Sono innamorato dell’Italia, Dainelli come un maestro”
[df-subtitle]Papp: “Con il Sivasspor procede bene, abbiamo grandi aspettative, dovremo dimostrare sul campo il nostro valore. In Liga I ci sono diversi giocatori di qualitĆ , ma mancano i soldi e le strutture, e senzaĀ queste due cose non vai lontano”[/df-subtitle]
Ha giocato una stagione e mezza in Serie A con la maglia del Chievo, precisamente dall’estate 2012 – acquistato dal club di Campedelli dai romeni del Vaslui – a gennaio 2014, quando torna in patria all’Astra Giurgiu. Stiamo parlando di Paul Papp, difensore classe 1989 e attualmente in Turchia tra le fila del Sivasspor, dove ĆØ approdato la scorso gennaio dal Karabukspor, altro club di Super Lig.
Tornando al suo periodo in Serie A, in gialloblù non ha giocato moltissimo, ma quando impiegato ha comunque mostrato buone qualitĆ . Nell’aprile 2013 ĆØ riuscito a realizzare anche un gol, in quell’Udinese-Chievo 3-1.
Vanta anche 18 presenze e 3 gol con la casacca della Romania.
“Europa Calcio” ha intervistato in esclusiva il giocatore su questa nuova annata in Turchia e sul suo passato nel nostro campionato, senza dimenticare la Liga I.
Papp, come procede questo inizio di stagione?
“Procede con calma e con grandi aspettative. Siamo una squadra forte e speriamo di far bene. Abbiamo preso Douglas dal Barcellona, e in rosa ci sono giocatori come Robinho e Arouna Kone. Dovremo dimostrare tutto sul campo“.
Quali sono gli obiettivi stagionali del Sivasspor?
“Vogliamo fare bene almeno come in quest’ultima stagione“.
Questa è la sua seconda esperienza in Turchia. Come mai ci sono così tanti calciatori romeni vanno a giocare in Super Lig?
“Qui mi trovo bene. Ci sono stadi nuovi e il calcio ĆØ come una religione, i tifosi sono molto fanatici. In realtĆ adesso i rumeni in Super Lig non sono tanti, in cinque. Siamo giocatori di qualitĆ ed evidentemente piacciamo ai turchi (ride, ndr)“.
Che tipo di campionato ĆØ la Super Lig? Cos’ha di particolare rispetto ad altri tornei?
“C’ĆØ molto spettacolo e si gioca con la “porta aperta”, mettiamola cosƬ“.
Tempo fa lei ĆØ stato stato una stagione e mezza al Chievo. Che ricordi ha di quell’esperienza?
“SƬ sono stato al Chievo e ho imparato tanto di calcio. Periodo fantastico, magari in futuro tornerò in Serie A, sono innamorato dell’Italia“.
Era arrivato con grandi aspettative, ma alla fine giocò molto poco. Come mai?
“Ero giovane e davanti a me c’erano grandi campioni come Dario Dainelli, Alessandro Gamberini e Bostjan Cesar“.
Sente ancora qualcuno del del club veronese?
“Parlo con Fabio Moro, Lazarevic e qualche magazziniere. In questi anni sono cambiati tanti giocatori“.
Qualche mese prima, dopo un Vaslui-Lazio di Europa League, si diceva che sarebbe andato proprio nella squadra biancoceleste. Era reale questa possibilitĆ ?
“Non so dirti. Io so solo che ilĀ Chievo mi aveva proposto un contratto e avevo firmato, basta“.
La Serie A ha appena abbracciato Cristiano Ronaldo. E’Ā d’accordo sul fatto che il nostro campionato stia tornando competitivo?
“Sicuramente, parliamo in ogni caso di una grande competizione. Amo la Serie A“.
C’era un difensore in Italia che le piaceva o che stimava in particolare?
“Bonucci mi piace tanto, ma anche il mio collega Dario Dainelli! Ho imparato tanto da lui“.
Oltre al Vaslui, lei ha giocato anche con l’Unirea Dej, il Botosani, l’Astra Giurgiu e lo Steaua Bucarest. Cosa manca alla Liga I per tornare ai fasti di un tempo?
“I soldi e le infrastrutture. I giocatori di qualitĆ non mancano, ma senza soldi e infrastrutture non puoi fare nulla nel calcio“.
E della Nazionale romena attuale cosa pensa? Ci sono le basi per ripartire?
“Abbiamo una squadra competitiva con un buon allenatore (Cosmin Contra, ndr). Possiamo fare grandi cose in futuro, ci vorranno serietĆ e umiltĆ “.
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