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Campionato si riparte: serie A, B e C fino al 20 agosto

Redazione
Serie A

Campionato si riparte – Giornata convulsa anche se poi il colpo di scena non è arrivato e alla fine il comunicato della FIGC, che vedremo qui di seguito (non) mette tutti d’accordo, come normale che sia, ma almeno dà un’inquadratura e una struttura al futuro del calcio in Italia, almeno quello di alto livello.

Si è deciso di ripartire il 13 giugno, nulla è ancora ufficiale, e di finire il 2 agosto e come termine massimo il 20 di quel mese. E con la possibilità se ci dovessero essere dei ritardi, di disputare playoff e playout per accorciare i tempi. Anche perché poi l’idea è quella di ripartire tre settimane dopo con la nuova stagione. Il Consiglio federale riunitosi ieri, invece, decreta poi lo stop ufficiale a tutti i campionati dilettantistici e quelli femminili.

Ma ci aspetteranno giornate di fuoco, intanto è arrivata subito la risposta da parte di Damiano Tommasi, dell’AIC, anche perché, come riportato dalla Gazzetta dello Sport: «I calciatori hanno votato contro nella parte che riguarda le iscrizioni ai campionati e la norma che dice. “Tra le modifiche, ai fini ammissivi le Società dovranno assolvere al pagamento degli emolumenti e degli altri compensi scaduti il 31 maggio 2020, intendendosi come tali quelli che, anche sulla scorta dei vari accordi modificativi e novativi eventualmente ratificati dalla Lega, sono effettivamente scaduti a detta data. Si terrà conto in ogni caso degli eventuali contenziosi che dovessero insorgere per il periodo di sospensione delle attività (marzo/aprile). Il termine perentorio per le iscrizioni verrà fissato nella seconda metà di agosto e comunque dopo la fine dei campionati”».

Campionato si riparte: le parole di AIC e Serie C

Che per Damiano Tommasi, presidente dell’AIC, sempre come riportato dalla Gazzetta dello Sport, significa: «Che siamo stati in campo fino al 15 marzo, che i calciatori hanno lavorato con il preparatore atletico per tutto il lockdown e ora tu puoi pure non retribuirli. E se fanno causa danno pure la possibilità al club di non pagarli fino ad agosto! Sono deluso e preoccupato. Si prendono delle decisioni con mascherine e call conference, e poi si mandano in campo gli altri. Cioè i calciatori. Ed ecco come sono ripagati. Gli imprenditori del calcio chiedono i soldi a tutti – Uefa, Fifa, governo – per non pagare i calciatori…E noi dovremmo essere contenti? Domani ci vedremo, analizzeremo la situazione. Sono veramente deluso e preoccupato per come vanno le cose in questa Federazione e in questo calcio».

Ma le risposte arrivano anche da “altri campi”. La Serie C aveva chiesto lo stop al campionato, con promozioni a tavolino e blocchi di retrocessioni, mentre la FIGC ha bloccato l’idea e questo ha fatto infuriare Ghirelli. “La serie C non è in grado di giocare“. Insomma una situazione burrascosa che rischia di diventare un romanzo a puntate da seguire perché gli scenari potrebbero cambiare di ora in ora. Mentre si cercherà di nascondere tutto sotto la polvere degli addominali scolpiti di Ronaldo, delle polemiche tra Inter e Juventus oppure dello straparlare fine a se stesso di Lotito.

Questo intanto, come detto, il comunicato della FIGC sulla ripartenza del campionato:

In ossequio al principio del merito sportivo quale caposaldo di ogni competizione agonistica, come previsto dal Cio e dal Coni, e in conformità alle disposizioni emanate dalla Fifa e dalla Uefa nelle scorse settimane.

Nonché a seguito della pubblicazione dell’art. 218 bis del cosiddetto ‘Decreto Rilancio’, la Figc ha espresso la volontà di riavviare e completare le competizioni nazionali professionistiche. Fissando al 20 agosto la data ultima di chiusura delle competizioni di Serie A, B e C.

Precedentemente al riavvio dell’attività agonistica sarà competenza del Consiglio Federale determinare i criteri di definizione delle competizioni laddove, in ragione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, le stesse dovessero essere nuovamente sospese, secondo i principi di seguito indicati.

Individuazione di un nuovo format (brevi fasi di playoff e playout al fine di individuare l’esito delle competizioni ivi incluse promozioni e retrocessioni. In caso di definitiva interruzione, definizione della classifica anche applicando oggettivi coefficienti correttivi che tengano conto della organizzazione in gironi e/o del diverso numero di gare disputate dai Club. E che prevedano in ogni caso promozioni e retrocessioni.

Infine, per effetto di quanto deliberato, la stagione sportiva 2020/2021 avrà inizio il prossimo 1 settembre. Per quanto concerne, invece, l’attività dilettantistica, ivi compresa quella femminile fino alla Serie B, valutate le condizioni generali e l’eccezionale situazione determinatasi a causa dell’emergenza Covid-19. Il Consiglio ha deliberato di interrompere definitivamente tutte le competizioni, rinviando ad altra delibera i provvedimenti sugli esiti delle stesse competizioni.

Resta fissato al 30 giugno il termine per la conclusione dell’attuale stagione sportiva. Per quanto riguarda la Serie A femminile, è stato deciso di verificare nei prossimi giorni le condizioni di ripresa. In base all’applicabilità dei protocolli sanitari da parte dei Club e alla disponibilità di contributi da parte della Figc“.