Ufficiale: San Siro non ospiterà la finale di Champions League 2027

Con un comunicato, la UEFA ha reso noto di aver revocato allo stadio San Siro la possibilità di ospitare la finale di Champions 2027
SAN SIRO FINALE CHAMPIONS 2027 – Non una data qualunque. Non un comunicato qualunque, che getta ulteriori dubbi e perplessità sul futuro di uno degli stadi più iconici al mondo, ma fatiscente e oggetto di rivalse politiche, vincoli storici e mancate ristrutturazioni. Attraverso un comunicato ufficiale, la UEFA, massimo organo europeo del calcio, ha revocato la finale di Champions League edizione 2026/2027 al Meazza per i continui dibattiti sul futuro della struttura che durano da ben cinque anni. Già, perchè esattamente cinque anni fa, il 24 settembre 2019, Milan e Inter presentavano il progetto, affidato a Popolous, che avrebbe previsto l’abbattimento dell’attuale impianto, sostituito da un gioiello moderno e funzionale agli interessi sportivi e economici del club.
Milan e Inter, “No” alla ristrutturazione di San Siro
Dai primi ostacoli burocratici, divenuti poi realtà con la mancata possibilità di abbattere la struttura per via di un vincolo imposto dai Beni Culturali, subordinato al compimento del settantesimo anno dalla costruzione del secondo anello, alle continue diatribe politiche, è passato un lustro. Il controverso argomento riguardante l’edificazione del nuovo San Siro ha portato le due squadre, dapprima, a valutare altre ipotesi nell‘Interland milanese, con le esclusive San Donato (per il Milan) e Rozzano (patto contrattuale scadente a gennaio 2025), e a declinare, poi, la richiesta del Sindaco di Milano, Giuseppe Sala, di ristrutturare l’attuale San Siro (ad opera di WeBuild). Un’eventualità respinta dai due club anche per costi e ragioni organizzative.
Il continuo e persistente protrarsi di una decisione definitiva, ha dunque condotto l’UEFA a cancellare l’evento previsto per il 2027, mentre appare anche sempre più concreto il rischio che l’impianto possa non esser pronto e abbandonato a se stesso in vista degli Europei 2032. Un’eventualità che il Comune di Milano vorrebbe evitare, ma che appare, ormai, inevitabile.