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Rabiot: un’operazione non da Milan, per un profilo da Milan; il Decreto Crescita…

Anthony Ferrara
Juventus Rabiot

Adrien Rabiot, calciatore svincolato da domenica dalla Juventus, potrebbe risultare un’idea concreta del Milan per la sessione estiva

Foto di Stefano D’Offizi

Un silenzio che saprebbe di conferma, per un primo indizio che costituisce una prova. Il Milan sarebbe concretamente interessato al profilo di Adrien Rabiot, per quella tipologia di operazione in netta contrapposizione rispetto quanto annunciato dallo stesso Zlatan Ibrahimovic nel corso dell’incontro con la stampa risalente a venti giorni fa, circa, ma in perfetta sintonia con profilo che ben si sposerebbe con le idee di Fonseca in mediana. Il ventinovenne centrocampista francese, attualmente impegnato con la Nazionale ai Campionati Europei è, allo stato attuale delle cose, un calciatore svincolato. Da domenica, infatti, il matrimonio in essere con la Vecchia Signora è scaduto, e chissà che non si possano creare i prodromi per un patto col Diavolo nell’immediato. Stando alle indiscrezioni raccolte, infatti, i rossoneri sarebbero fortemente interessati al profilo del centrocampista francese, con possibilità di ingaggio a parametro zero.

Adrien Rabiot-Milan: qualità e esperienza al servizio del Diavolo

Dallo svincolo di lusso, a un ingaggio pesante (circa 7,5 i milioni di euro percepiti nel corso dell’esperienza in maglia bianconera), all’occasione del mercato profilata nella legge del Decreto Crescita, mediante la quale la società rossonera potrebbe corrispondere al lordo 10 milioni di euro al classe 1995, a fronte dei 15 milioni di euro preventivati senza l’applicazione della norma. Tralasciando il punto di vista economico, l’operazione Rabiot sarebbe condivisibile nell’ottica di un ipotetico passaggio al 4-3-3 da parte del tecnico lusitano, con una mediana totalmente rivoluzionata e improntata all’equilibrio tattico, più volte latente dalle parti di Milanello nel corso delle ultime due stagioni.

Milan, la rivoluzione in mediana in salsa francese

In questo senso, la suggestione di poter schierare una mediana composta da Reijnders, confermatissimo in qualità di mezzala, Fofana, altro obiettivo più che plausibile e raggiungibile in questa sessione di mercato e lo stesso Rabiot, andrebbe a completare il puzzle di una mediana che potrebbe perdere diversi tasselli, quali Bennacer, Adli e Pobega. Certo, sarebbe controproducente, opinione strettamente personale, elargire un ingaggio simile a Rabiot e, ipoteticamente, perdere Theo Hernandez per la mancata volontà del club di riconoscere la stessa cifra al miglior terzino in circolazione.

La trattativa relativa al transalpino, però, dal punto di vista strettamente tecnico, porterebbe solamente benefici e andrebbe a incrementare la colonia francese all’interno dello spogliatoio di Milanello con un centrocampista di assoluta esperienza internazionale, qualità e, aspetto non meno fondamentale, dalla forza fisica non indifferente. Al momento, i presupposti ci sarebbero tutti per condurre un’operazione contraria alla nuova filosofia del Milan, per un calciatore, comunque, da Milan, adatto al palcoscenico di San Siro (e non è poca cosa). Il silenzio, intanto, avvolge una negoziazione che potrebbe rivelarsi un assenso.