Mircea Lucescu valuta le dimissioni dalla nazionale rumena

Incertezza sul futuro di Lucescu con la Romania
Mircea Lucescu, l’ormai 79enne tecnico della nazionale rumena, sta seriamente considerando l’ipotesi di dimettersi dal suo incarico. Questa decisione ha gettato la squadra in un clima di incertezza senza precedenti. Le fonti riportano diverse tempistiche per il suo possibile addio: alcune indicano che potrebbe lasciare dopo i playoff della Nations League, mentre altre suggeriscono che potrebbe dire “basta” già dopo la partita contro Cipro a Bucarest.
Il ritorno e gli obiettivi mancati
Il 5 agosto 2024, dopo una pausa di 38 anni, Lucescu è tornato alla guida della nazionale rumena con un contratto biennale, con l’obiettivo principale di qualificare la squadra per il Mondiale 2026. Tuttavia, la recente sconfitta per 2-1 contro l’Austria ha ridotto significativamente le possibilità di qualificazione diretta per la Romania. Questo risultato ha messo in discussione la permanenza di Lucescu, soprattutto alla luce degli obiettivi chiari fissati dal presidente della Federcalcio rumena, Răzvan Burleanu.
La passione per il calcio rumeno
“Sto correndo un grosso rischio. Ma per il calcio rumeno ne vale la pena. Non ho bisogno di soldi per fare un’altra carriera. Quei momenti emozionanti che ho trascorso con la nazionale, da giocatore e da allenatore, mi hanno spinto verso la nazionale. Solo una cosa mi ha spinto a venire, l’amore per il calcio, ma anche il mio impegno nei confronti del calcio rumeno. Farò di tutto per avere successo”, aveva dichiarato Lucescu al suo ritorno.
Possibili scenari e sostituti
Prima della partita a Vienna, Lucescu avrebbe avuto diverse discussioni con i suoi assistenti riguardo a un possibile abbandono. Ora, non è chiaro se le dimissioni avverranno dopo la partita contro Cipro, alla fine delle qualificazioni, o dopo i playoff della Nations League. Tra i possibili sostituti figurano nomi come Gheorghe Hagi, Ovidiu Sabău ed Eduard Iordanescu.
Una carriera leggendaria
Mircea Lucescu è uno degli allenatori più onorati e rispettati d’Europa, con una carriera straordinaria lunga oltre quattro decenni. Ha allenato squadre prestigiose come Inter, Galatasaray, Shakhtar Donetsk, Beşiktaş, Zenit San Pietroburgo e Dinamo Kiev, collezionando oltre 30 trofei nazionali e internazionali.
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