Milan-Udinese, Fonseca: “Mai facile contro di loro, ecco come affronto i problemi”

Paulo Fonseca, tecnico del Milan ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara casalinga contro l’Udinese. Queste le dichiarazioni principali dell’allenatore portoghese:

“Sempre grandi difficoltà contro l’Udinese e penso che domani non sarà diverso, sta facendo un grande inizio di campionato, è aggressiva, gioca bene ed è molto motivata. Sono sicuro che dobbiamo stare al nostro miglior livello per poter vincere, sarà una partita molto intensa e difficile“.

Fonseca risponde a chi pensa non abbia una leadership forte: “E’ stato molto importante parlare con quello che è successo contro la Fiorentina. Cosa ho detto? Tutto quello che voi pensate, è normale. Non chiudo gli occhi, affrontiamo i problemi e non sono un attore; non devo dimostrare niente, non ho la necessità di mostrare fuori quello che penso lo dico faccia a faccia, frontalmente, direttamente con la squadra e i giocatori. Le scelte puniranno qualcuno? Vediamo domani, dobbiamo prenderci le responsabilità quando sbagliamo e se qualcuno sbaglia lo spirito di squadra, per me è difficile“.

SECONDA PARTE

Il lavoro con la squadra: “Sempre difficile cambiare, devo essere più paziente di quello che mi aspettavo. Abbiamo bisogno di tempo, sì, si vedono delle cose che sono importanti e dobbiamo continuare anche perché non abbiamo tanto tempo per allenare“.

Il mister rossonero conclude: “Okafor? Una possibilità, non so se giocherà. Il capitano? Sono arrivato qui e il Milan aveva già tre capitani, quelli con più partite nel Milan e io posso essere o non essere d’accordo ma ho rispettato. Penso che questa squadra ha bisogno di più leader, non è importante chi indossa la fascia. E’ molto di più. Sto lavorando per far crescere la squadra e stiamo facendo quello che possiamo con il poco tempo a disposizione, le risposte sono buone ma dobbiamo continuare. Saremo un’altra squadra in futuro. Pulisic? E’ in un gran momento, se è stanco adesso, cosa dobbiamo dire tra venti partite? E’ stato il giocatore più costante, non ha molto senso parlare di stanchezza. Mi sto divertendo? Abbiamo momenti, a questi livelli è difficile essere sempre con il sorriso in faccia ma porto sempre la mia passione tutti i giorni e non cambierei la mia professione e non è perché ho più soldi di una persona normale, amo quello che faccio anche se è difficile”.