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Milan, parla il papà di Gimenez: “Hanno dubitato…”

Jacopo Petricciuolo
Gimenez papà Allegri

Milan papà Gimenez – Una delle telenovele di questo calciomercato ha coinvolto Roma e Milan per il possibile scambio tra Santiago Gimenez e Artem Dovbyk: la trattativa alla fine è saltata e la punta messicana è rimasta a Milano. Il padre del calciatore ha concesso un’intervista a ClaroSports parlando del possibile addio ai rossoneri del figlio e non solo.

Incontro – “All’inizio abbiamo sentito dire molte cose. Poi abbiamo ascoltato le dichiarazioni del direttore sportivo del Milan. Abbiamo iniziato a capire cosa stava realmente succedendo. Non sapevamo dove sarebbe andato. Santi ha giocato da titolare e la realtà è che tutto era molto confuso. La sua agente ha iniziato a contattare il club. Il club aveva la possibilità di fare quello scambio, ma in nessun momento Santi è stato consultato sulla situazione.

Lui è un giocatore del Milan, aveva un contratto e lunedì mattina tutte le parti si sono riunite: il presidente, il direttore sportivo e i consulenti come Zlatan hanno deciso che Santi sarebbe rimasto. Stavano spingendo per quello scambio, ma in nessun momento è stato confermato”.

Milan, parla il papà di Gimenez: “Hanno dubitato…”

Dubbi – “La verità è che non ho dormito tutta la notte. Essendo in costante contatto con il club e ascoltando il direttore sportivo, cominciano a sorgere dei dubbi. Il calciomercato stava per chiudersi, quindi dovevo stare al corrente di ciò che stava succedendo. Non abbiamo nemmeno avuto il tempo di sapere se fosse vero che il club non lo avrebbe preso in considerazione per questo torneo. È un anno di Mondiali, in cui se Santi non avesse avuto la possibilità di lottare per un posto in squadra, sarebbe stato complicato e complesso.

Siamo contenti che Santi rimanga al Milan. A un certo punto hanno dubitato delle sue caratteristiche perché sia l’allenatore che il direttore sportivo sono appena arrivati“.

Tempistiche – Nel modello sportivo e commerciale del Milan, hanno appena investito 40 milioni di dollari per un giocatore che dopo quattro mesi viene ceduto in prestito. Mi sembra una cosa incomprensibile. Non so se sia successo davvero, ma se ne è parlato in questi termini. Alla fine, tutto dipende da lui. È in un club che ama e in cui vuole stare e, se non è nel club, non è la fine del mondo. È molto felice. Ha faticato ad arrivare lì. Il Milan ti mette alla prova ogni fine settimana. Da settembre ad oggi se ne sono andati 10 giocatori, ma ho molta fiducia che farà un grande campionato”.

Potenziale inespresso – “Ha un potenziale di crescita impressionante. Credo che oggi Raúl sia ad un livello straordinario e questo va detto perché è tornato ad essere il Raúl di sempre, ma questo farà crescere Santiago e l’altro attaccante che entrerà, ma la realtà è che deve aggrapparsi a quel posto, non solo come titolare, ma anche nei minuti che gli toccherà giocare”.

 

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