Milan al piccolo trotto a Parma: rammarico al Tardini e 2-2 finale
In vantaggio per due reti a zero, il Milan di Massimiliano Allegri si fa rimontare dal Parma di Cuesta: bicchiere mezzo vuoto per i rossoneri
PARMA MILAN TARDINI – “La superbia parte a cavallo e torna a piedi“. Mai detto fu più indicato per descrivere una serata in cui appare inevitabile, per il Milan di Massimiliano Allegri, rammaricarsi per il punto racimolato a Parma. Ci sono pareggi che lasciano parecchio amaro in bocca per il modo in cui maturano e la trasferta al Tardini fa riassaporare al Diavolo il piatto ben poco prelibato assimilato nel corso della passata stagione. In vantaggio e, soprattutto, in gestione del match allo scoccare del primo tempo, i rossoneri rianimano i padroni di casa concedendo la possibilità al talentuoso Bernabè – errore di Estupinan, sul fondo – di andare al tiro dal imite dell’area. Il dieci del Parma non si fa pregare e recapita all’incrocio il punto che riporta le squadre negli spogliatoi sul risultato di 1-2.
Da quel momento, almeno per i successivi trenta – tra pausa e primo quarto d’ora della seconda frazione – il Milan non rientra più in campo. L’incapacità di gestire la palla in uscita e di reggere l’urto, dal punto di vista fisico e mentale, alla veemente reazione dei crociati induce il Parma ad accumulare occasioni in serie e realizzare la rete del due a due.
Ed è proprio qui che il Diavolo rivede i fantasmi del recente passato: i limiti caratteriali e l’inettitudine a gestire un prezioso vantaggio ottenuto grazie al fendente di Saelemaekers e al rigore trasformato da Rafael Leao, maturato grazie a un’altra giocata del belga. Al ventesimo del secondo tempo, la squadra di Cuesta raggiunge il pareggio con Del Prato e subentrano paura e fretta di lasciare due sanguinosi punti al Tardini.
Parma-Milan 2-2: reazione veemente dei padroni di casa e pareggio meritato
Sentimenti che maturano sino al minuto novantacinque quando il Milan, tuttavia, avrebbe diverse occasioni per riportare il risultato dalla propria parte, ma clamorosi errori sotto porta non consentono agli ospiti di riprendersi il vantaggio. Enormi, in particolare, quelli di Saelemaerkers e Pulisic, i quali, occhi negli occhi con Suzuki, sprecano malamente sul fondo.
A quel punto, la superbia mostrata dai rossoneri sul momentaneo 0-2 scende da cavallo e torna a Milano con un solo punto conquistato contro una squadra di provincia, ancora una volta. Il piccolo trotto di quella mezz’ora tra primo e secondo tempo potrebbe costare carissimo a marzo, nel momento clou della stagione. Il galoppo rossonero verso la vetta solitaria si è interrotto sul più bello.