Salta al contenuto

Mbangula: “Juve? Ceduto per fare cassa. Tudor non mi vedeva”

Samuele Zarlenga
Samuel Mbangula

Dopo il trasferimento al Werder Brema, avvenuto per circa 10 milioni di euro, Samuel Mbangula è tornato a parlare della Juventus. L’ala belga ha parlato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport del suo percorso in bianconero: dallo scorso agosto, quando aveva impressionato tutti nelle prime uscite stagionali con Thiago Motta, fino all’arrivo di Igor Tudor sulla panchina, con cui, però, non ha trovato lo spazio che desiderava ed è stato escluso dal progetto tecnico.

MBANGULA: “CEDUTO PER FARE CASSA, TUDOR NON MI VEDEVA. THIAGO MOTTA? NON GLI HANNO DATO TEMPO”

Ecco di seguito un estratto delle parole di Mbangula: “Resto legato alla Juve e spero di riuscire a vedere in televisione la sfida con la Next Gen, è sempre una festa. La Juventus mi manca, anche Torino, ma adesso ho girato pagina. Sarei rimasto volentieri in bianconero, ma il calcio è così. La società mi ha fatto un discorso chiaro: ‘Ci dispiace, ma dobbiamo fare cassa e siamo obbligati a venderti’. Durante il Mondiale per Club il Nottingham Forest aveva l’accordo con la Juventus, non con me. Alla fine è saltato tutto e sono contento di essere in Germania, un campionato che ha fatto decollare tanti giovani. Tornare in futuro in bianconero? Perché no…“.

Thiago Motta? Lo porterò sempre nel cuore, mi ha cambiato la carriera e la vita. Non lo sento da mesi perché non ho il suo numero. Diventerà un grandissimo tecnico. Alla Juve non gli hanno dato tempo e gli infortuni hanno pesato. Tudor? Durante il Mondiale in America abbiamo parlato della questione. Ho fatto presente a Tudor che, pur di giocare, sarei stato disposto ad agire come laterale, trequartista e anche come mediano nel suo 3-4-2-1. È stato schietto, mi ha detto che non rientravo nei piani. Non mi vedeva proprio”. 

Il classe 2004 ha anche parlato dei suoi ex compagni: “Hujsen al Real Madrid? Non mi stupisce per niente, perché ho giocato con lui. Sapevamo tutti che era fortissimo. Anche Dean era molto legato alla Juventus. Con lui al Real Madrid, De Winter al Milan, Soulé alla Roma, Yildiz alla Juve e Kaio Jorge capocannoniere in Brasile eravamo una squadra niente male. Sarebbe stato bello rimanere tutti insieme a Torino, siamo anche amici”.

“Yildiz? Siamo molto amici. Come calciatore lo conoscete tutti: è fortissimo e completo, sarà l’uomo in più della Juventus. Kenan è un top anche fuori dal campo. È un ragazzo gentile, si preoccupa sempre degli altri e trasmette buon umore. Lui e Rouhi mi hanno fatto un regalo speciale per il compleanno, una cosa tra noi. Bremer dice che è il Lamine Yamal della Juventus? È giovane e fortissimo, auguro a Kenan di restare alla Juventus per molto tempo. Yildiz è fantastico nel dribbling e nel tiro, non gli manca nulla per essere un trascinatore”.

Se la Juve può competere per lo Scudetto? Sì, io sono ottimista. Lo scorso anno hanno inciso tantissimo gli infortuni, a partire da quelli più gravi di Bremer e Cabal. In questa stagione chi sarà la rivelazione bianconera? Yildiz è già una certezza, come Bremer. Punto su Koopmeiners”.

 

Oltre a “Mbangula: “Juve? Ceduto per fare cassa. Tudor non mi vedeva”” leggi anche: 

  1. Atalanta, il futuro di El Bilal Touré è in bilico
  2. Il Milan chiude per Athekame: 10 milioni allo Young Boys
  3. Supercoppa UEFA: PSG e Tottenham per la gloria europea