Lautaro confessa: “Monaco, che dolore. Su Inzaghi e Calhanoglu..”
Lautaro Martinez, capitano dell’inter e goleador della Nazionale argentina, ha parlato della finale di Monaco, di Inzaghi e Calhanoglu
MONACO LAUTARO INZAGHI CALHANOGLU – In serie a, con la sua Inter, così come con la nazionale albiceleste, il Toro è tornato a incornare le porte delle difese avversarie. Lautaro Martinez, capitano della Beneamata e perno fondamentale dell’Argentina “pigliatutto” di Scaloni degli ultimi anni, ha ripreso a segnare e trascinare i compagni dopo un finale di stagione contrassegnato dalla disfatta di Monaco. La debacle in baviera, nella finale di champions league – contro il Paris Saint Germain – non è ancora archiviata, però. Troppo dolorosa la sconfitta per cinque reti a zero e, soprattutto, le scorie derivanti dalla stessa, con l’addio di Simone Inzaghi e una parziale rottura con una parte dello spogliatoio. La confessione giunge dal diretto interessato ai microfoni di Sportmediaset:
Il dolore dopo Monaco e la rabbia dopo il Mondiale per Club: parla Lautaro
“A Monaco, quel 5-0 rappresenterà il dolore più forte mai provato. Perdere due finali di Champions League in tre stagioni compromette un po’ il grande cammino condotto da una squadra, ma il rammarico vero è perdere così. Non siamo stati bravi, abbiamo meritato di perdere nonostante avessimo preparato bene la gara. A tal proposito, non sapevamo nulla dell’addio di Mister Simone Inzaghi: in modo professionale, ha comunicato tutto a stagione terminata”.
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“Lui era la nostra testa pensante ed è stato un peccato chiudere così. Sapevamo che il Paris Saint Germain sarebbe stato un avversario molto complicato da affrontare. Personalmente, non ero al 100%: risentivo ancora dell’infortunio contro il Barcellona, ma volevo esserci. La sconfitta a Monaco ha destabilizzato un po’ il gruppo, ma le mie esternazioni dopo il Mondiale per Club non erano solamente dirette a Calhanoglu. In generale, avevo notato atteggiamenti che non mi piacevano e l’avevo fatto notare. Ora, però, è tutto rientrato e siamo pronti per giocare una grande stagione”.
“Mi sento tra i primi cinque attaccanti top al mondo, anche se credo di essere un po’ sottovalutato. Sogno di vincere il Pallone d’Oro, ma so che sarà difficile migliorare ciò che è stato fatto negli ultimi anni”, ha chiosato Lautaro.