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Kolo Muani vota Juventus: “Parigi capitolo aperto, ma Motta…”

Anthony Ferrara
Kolo Muani

Kolo Muani, acquistato dalla Juventus, a gennaio, mediante la formula del prestito, ha rilasciato un virgolettato su Motta e su Parigi

KOLO MUANI JUVENTUS MOTTA PARIGI – Non perde di vista il passato, Parigi, posto nel quale non è riuscito a incidere anche per demeriti suoi, come da lui stesso confessato, e dal quale è ancora vincolato contrattualmente. Eppure, il futuro potrebbe essere circoscritto a Torino, sponda Juventus, laddove è stato convinto a sposare la causa della Vecchia Signora, a gennaio, dopo un lunghissimo colloquio con Thiago Motta. Kolo Muani, centravanti sul quale i bianconeri hanno puntato nel corso della sessione invernale, ha raccontato di aver seguito il proprio destino giungendo in Italia. I primi segnali erano giunti da Cremona e Vicenza, società con le quali era a un passo da un accordo; poi, l’esordio al Nantes anche per merito di Sergio Conceicao, attuale tecnico del Milan. L’attaccante francese ha rivelato diversi aneddoti al quotidiano La Repubblica:

Kolo Muani, la storia con la Juventus potrebbe proseguire

L’approdo in Italia era nel mio destino, probabilmente. A soli sedici anni, Cremonese, prima e Vicenza, poi, mi sottoposero dei contratti che rifiutai per vari motivi. Non ultimo, la mancata volontà di mio padre di lasciarmi partire, così giovane, all’estero. Poi, al Nantes, l’esordio con Sergio Conceicao cambiò un po’ tutto: ho appreso tantissimo dal Mister, anche a gestire la rabbia dopo un paio di espulsioni nelle prime due uscite ai tempi di Boulogne-sur-mer, squadra in cui mi avevano mandato in prestito. Adesso, sono qui, a Torino: il capitolo con il Paris non è chiuso per questioni di contratto. Ma se tutto procede così, alla Juventus, perché dovrei andarmene? Il club mi ha aperto le porte dopo un’esperienza controversa a Parigi, anche e soprattutto per demeriti miei. In quel contesto, infatti, non sono riuscito a reggere le pressioni derivate da una valutazione di mercato enorme, ma non ho rimpianti. Il calcio è anche questo: come quando sbagli un gol in una finale Mondiale, come mi è capitato contro l’Argentina. Sembra tutto insuperabile, ma si va sempre avanti”.