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Juventus-Milan 1-2: questione di segni; Conceicao come all’esordio

Anthony Ferrara
Juventus-Milan 1-2

Juventus-Milan 1-2, semifinale di SuperCoppa Italiana: Sergio Conceicao conquista la vittoria all’esordio coi rossoneri; l’Inter nella calza

JUVENTUSMILAN 1-2 – Quando tutto è buio, quando niente sembra andare per il verso giusto, con un cambio di allenatore a ridosso del primo dentro o fuori di una competizione ufficiale, si attende un segnale (magari sotto forma di buona sorte), che possa raddrizzare una situazione che sta già prendendo una brutta piega. E magari, proprio uno stinco di Federico Gatti, centrale della Juventus e sfortunatissimo protagonista del colpo partita che consente al Diavolo di trovare l’Inter nella calza della Befana per la finale di SuperCoppa Italiana. Ed ecco tramutarsi vittorie che valgono doppio, dal punto di vista del peso specifico e nella mentalità del gruppo, in grado di riportare il sereno proprio laddove la pioggia sembrava scendere ininterrottamente. Quel segnale, in un’invernale serata araba, sembra aver scelto il Milan di Conceicao per dare ancora un senso a questa stagione.

Juventus-Milan 1-2: Diavolo brutto, ma efficace

Sotto nel punteggio e con un gioco tutt’altro che armonioso e ben orchestrato (difficile pretendere di più dopo tre allenamenti agli ordini del lusitano, due dei quali nel corso della stessa giornata), la squadra di Conceicao trova la forza di costruirsi una serata da incorniciare, almeno per ciò che concerne il risultato finale. Perché il calcio, lo ha ribadito lo stesso allenatore nella conferenza stampa di presentazione, è una cosa molto semplice: basta un nulla per poter cambiare l’inerzia di una partita. Dal minuto settantuno al minuto settantacinque, la squadra ritrova compattezza, aggressività e personalità per andare a prendere un risultato fondamentale. La fortuna, poi, ha fatto il resto; ma è anche vero che aiuta gli audaci.

Juventus-Milan 1-2: poco gioco, tanta garra. I rossoneri attendono l’Inter in finale

Probabilmente, sotto l’aspetto del gioco, i rossoneri raccolgono più di quanto seminato, ma hanno la foga calcistica di ribaltare il risultato finale andando a prendersi quei due segnali identificati nell’incredibile, ma vero, autorete di Gatti e nel contatto con il quale Locatelli abbatte Pulisic per la rete del pareggio dagli undici metri. Con tutte le difficoltà del caso, attribuibili anche a una condizione fisica precaria di molti componenti (Bennacer su tutti) e individuata soprattutto nell’assenza di Leao, la reazione a catena di carattere e di voglia con la quale il Milan conquista la possibilità di giocarsi il trofeo, nel giorno dell’Epifania, non appare minimamente un aspetto secondario.

Conceicao come all’esordio assoluto in Italia, da calciatore: la cabala del 2-1 alla Juventus

E così, Sergio Conceicao bagna il proprio secondo esordio italiano da allenatore, dopo quello da calciatore, vincendo per 2-1 sulla Juventus nella medesima competizione, nel modo più strano in assoluto, ma anche con quello che verrà ricordato meno a discapito del risultato finale. La fortuna è una componente che va costruita, cercata e difesa, come ha dimostrato l’atteggiamento concreto degli ultimi minuti di barricata bianconera, all’assalto della difesa meneghina.

Con grinta, voglia, determinazione e una prova di sostanza emersa nell’ultima mezz’ora, il Milan può ancora far svoltare una stagione complicata. Ora, lo spauracchio Inter si materializza nella calza dell’Epifania del Diavolo, tra certezze da cementare e paure da scrollare. Una finale tutta da giocare, magari potendo contare su quei segnali da cogliere per poter guardare avanti con più fiducia.

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