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Juventus, la rivoluzione è cominciata: paga Giuntoli; addio a breve

Anthony Ferrara
Giuntoli addio Juventus

La Juventus starebbe per comunicare a Cristiano Giuntoli l’interruzione del rapporto pluriennale dopo appena una stagione; addio quasi certo

JUVENTUS GIUNTOLI ADDIO – Aveva avviato la rivoluzione estiva della Juventus della passata stagione, nel tentativo di riportare la Vecchia Signora sul tetto d’Italia e il più lontano possibile in Champions League. L’aveva fatto rinunciando a Massimiliano Allegri – ormai prossimo a divenire il nuovo tecnico del Milan – e affidando la guida tecnica a Thiago Motta, per un significativo cambio di rotta tecnico e tattico nella storia e del DNA juventino. Ora, Cristiano Giuntoli quella stessa rivoluzione potrebbe subirla perdendo il posto appena qualche mese dopo. Secondo quanto riferito da Gianluca Di Marzio, il divorzio tra l’ex Direttore Sportivo del Napoli e il club bianconero starebbe per consumarsi con un addio in netto anticipo rispetto gli accordi prefissati.

La Juventus prepara l’addio anticipato a Giuntoli: stagione al di sotto delle attese

I primi scossoni nella sede del club potrebbero, dunque, prevedere l’insediamento di Damien Comolli, ex Presidente del Tolosa e figura scelta dai vertici per un riassetto societario che comprenda maggiori poteri all’ex capitano – Giorgio Chiellini – e il conseguente annuncio della clamorosa separazione dallo stesso Giuntoli. Le scelte del DS non sembrano aver convinto tifosi e addetti ai lavori, con diversi colpi finiti nel dimenticatoio (tra i quali Douglas Luiz e l’apporto non certo esaltante di Teun Koopmeiners) e la stessa scelta della guida tecnica cui affidare il post Allegri, salvo poi procedere con l’esonero di Thiago Motta e l’affidamento della panchina a Igor Tudor per il raggiungimento del quarto posto.

La gestione di Giuntoli in bianconero avrebbe suscitato tanti di quei dubbi da esortare la società, con John Elkann in prima persona, a sollevare dall’incarico il dirigente eletto per riportare la Vecchia Signora ai vertici in Italia e in Europa. Esperimento fallito, almeno, stando alle numerose indiscrezioni e in attesa dei comunicati ufficiali.