Inter, Mkhitaryan: “Il discorso “ingiocabili”? Lo spiego. Inzaghi…”

INTER MKHITARYAN INGIOCABILI INZAGHI – Henrikh Mkhitaryan, che ha iniziato la sua quarta stagioe all’Inter, ha rilasciato una intervista a la Repubblica dal ritiro negli States per via del Mondiale per Club.
Così l’esperto centrocapista armeno: “Dico quello che penso, senza cercare di piacere a qualcuno, che siano i compagni, i tifosi, chiunque. Quando a parlare sono gli altri, ascolto. Se apro bocca, e non lo faccio spesso, è per il bene della squadra. L’importante è non nascondersi, essere chiari, diretti. Solo così ci si aiuta a vicenda“.
INTER MKHITARYAN INGIOCABILI INZAGHI – Prosegue: “Chivu? La filosofia e le idee sono nuove. Prima capiamo quello che ci chiede e meglio è. Siamo partiti subito con un torneo vero, abbiamo poco tempo. L’importante con un nuovo tecnico è accettare le indicazioni, imparare e lavorare. È serio e simpatico. Ci supporta mentalmente e nella tattica. Fin dal primo allenamento si è vista la sua impronta. Il modulo è quello, ma l’approccio è diverso rispetto a Inzaghi. Se mi sono sentito con l’ex tecnico? Ci siamo salutati in privato. Ho evitato di fare post sui social. Ha preso una decisione, l’abbiamo accettata. Capitolo chiuso, se ne apre un altro“.
Di seguito: “La finale di Champions? La cicatrice resta. Il dolore non si cancella, è stata una sconfitta brutta. Non dimentichiamo il percorso che ci ha portato fin lì, abbiamo fatto grandi partite, ma indietro non si torna. Dobbiamo rialzarci, imparare e andare avanti. Non serve pensarci troppo. Dobbiamo lavorare per vincere nei prossimi giorni, nelle prossime settimane e nei prossimi anni“.
Poi: “La mia frase che eravamo ingiocabili? Non ho detto che siamo ingiocabili sempre, ma che lo siamo stati in alcune partite, per l’atteggiamento che abbiamo messo in campo. Certo che lo direi di nuovo, lo penso. Se poi qualcuno mi prende in giro, non me ne frega niente“.
Infine: “Se ho deciso quando smettere? Ho detto che questa è la stagione più faticosa della mia vita, con tre competizioni. E che non so quanto mi resti da giocare. Non escludo nulla, ma so di avere ancora voglia di andare in campo. Ho un anno di contratto con l’Inter, se non mi cacciano resto (ride, ndr). Non voglio ritirarmi col rimpianto di averlo fatto troppo presto. Dopo l’Inter smetto. Non voglio abbassare il livello, non tornerò a giocare in Armenia. E mete come l’Arabia non mi interessano. Con tutto il rispetto, amo il calcio per il gioco, non per i soldi. Quando mi sveglio ho voglia di allenarmi e dimostrare quel che valgo. Post-calcio? Oggi dico che vorrei uscire dal calcio, ma mai dire mai. Mi servirà tempo per riflettere e riposare, in famiglia“.
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