Il Milan spreca e poi vince: Leao piega la Fiorentina nel finale

Una giornata soleggiata bacia San Siro e la gente milanista, che affolla la Scala del Calcio per un Milan-Fiorentina che profuma di scudetto.
Con l’Inter in campo alle 18, i rossoneri possono dare una spallata decisiva ai nerazzurri in ottica scudetto.
Pioli si affida a Tonali e Kessie in mezzo al campo, con Giroud di punta supportato da Messias, Leao e Brahim Diaz.
Di contro, Italiano risponde con Cabral, Saponara e Gonzalez in avanti, confermando anche alle loro spalle l’undici sconfitto a Salerno. In panchina anche un ex rossonero: è Giacomo Bonaventura, dal 2014 al 2020
Dopo un inizio di studio, è il Milan a iniziare a tambureggiare. Theo Hernandez si vede annullata una rete per fuorigioco di Messias; al quarto d’ora, invece, è ancor più clamorosa l’occasione capitata sul piede di Giroud, che in posizione regolare davanti al portiere, sceglie il pallonetto sull’uscita di Terracciano ma spedisce fuori.
Al 20° il Milan rischia su una palla persa di Leao: Saponara calcia ma Maignani è pronto. Il Milan caracolla ma non trova l’ultimo passaggio, anzi ne sbaglia più d’uno e la manovra ne risente. Superata la mezz’ora Theo Hernandez anticipa Duncan e va sul fondo: il suggerimento trova pronto in uscita Terracciano che respinge sui piedi di Kessie che calcia alto.
Al 41° giallo per Venuti (secondo ammonito dopo Maleh) per fallo su Leao. Sulla seguente punizione la sfera finisce a Calabria che calcia due volte dal limite: rimpallata la prima, alta la seconda conclusione. Dopo un minuto di recupero tutti negli spogliatoi senza reti.
La ripresa, a formazioni invariate, si apre con una occasione colossale capitata sui piedi di Leao: Diaz suggerisce per Giroud largo a destra, il passaggio basso del francese coglie il portoghese completamente solo all’altezza del dischetto, ma la sua conclusione finisce alta sopra la traversa per la disperazione dei 71.542 di San Siro.
Il Milan continua a macinare gioco, pur con ritmi non elevatissimi, e con Theo Hernandez altissimo sulla linea dei centrocampisti. Al 6° sinistro di Kessie che Terracciano respinge di piede, mentre è proprio Hernandez due minuti dopo a divorarsi un’altra ghiotta occasione calciando sull’uscita di Terracciano un pallonetto che sorvola la traversa.
Incredibile la mancanza di lucidità del Milan in zona gol: la Fiorentina non è praticamente pervenuta. Pioli toglie Messias e mette Rebic, mentre Krunic subentra a Diaz. Poco dopo Italiano fa spazio a Bonaventura che rileva Maleh.
Il canovaccio non cambia, i rossoneri sempre in possesso palla e la Fiorentina che agisce di rimessa. A metà tempo arriva il momento di Ibrahimovic, che rileva Giroud.
A un quarto d’ora dalla fine un lampo viola: su un cross dalla destra Cabral gira di testa in porta e trova Maignan pronto a un doppio intervento che salva il Milan.
Bennacer nel frattempo rileva Kessie, uscito sotto i colpi di qualche fischio; ma non è la prima volta per il giocatore destinato ormai al Barcellona a fine stagione.
MILAN FIORENTINA DECIDE LEAO
Il boato soffocato più volte nelle gole dei milanisti, esplode finalmente a dieci dalla fine: Leao penetra sulla sinistra, rientra e calcia, bucando Terracciano e mandando San Siro in visibilio.
Nel finale il Milan avrebbe la possibilità di raddoppiare in superiorità numerica in avanti, ma la retroguardia viola stringe i denti.
Quando Valeri sancisce la fine della contesa, San Siro è un vero e proprio catino d’entusiasmo: tra mille sofferenze, non tanto subite quanto provocate dalla difficoltà di trovare il colpo del ko poi arrivato, il popolo rossonero si è dovuto sudare questo +5.
In attesa dell’Inter in campo a Udine il Milan ha comunque una certezza: andrà a dormire questa sera ancora in testa alla classifica. Con una giornata in meno verso il traguardo.