Higuain, addio all’Argentina: “In molti saranno contenti”

Gonzalo Higuain dice basta. Era nell’aria, adesso è ufficiale: il Pipita non vestirà più la maglia della Nazionale argentina. Il classe ’87 ha annunciato la sua decisione ai microfoni del programma 90 Minutos di Fox Sports. Higuain, ha esordito con la maglia dell’Argentina nel 2009 e con l’Albiceleste ha disputato tre Mondiali e tre Coppe America, segnando complessivamente 31 reti in 75 partite. Ecco le sue parole.
Sull’addio alla Nazionale: “Il mio ciclo in Nazionale è finito e credo che la cosa farà piacere a molti. Ho parlato con Scaloni, gli ho detto qual è il mio punto di vista e penso che la cosa mi farà bene. Ci ho pensato molto, voglio godermi la famiglia. Il mio ciclo si chiude così come si è chiuso quello di altri compagni. Da ora potete smetterla di preoccuparvi del fatto se ci sarò o meno”.
Sul rapporto con l’Albiceleste: “In Argentina si parla sempre dei goal che non ho fatto e non di quelli che ho realizzato. Ho segnato tanto nelle qualificazioni e quelle reti valgono tanto quelle fatte in un Mondiale. Senza di essere ad un Campionato del mondo non ci vai. Le critiche fanno male, ho visto la mia famiglia soffrire molto, per stare nel calcio devi avere un cuore duro. Ho segnato un goal contro al Belgio che ha permesso alla Nazionale di approdare ad una semifinale Mondiale dopo 24 anni, ma la gente questo l’ha dimenticato. Il calcio è così, molti non pensano al fatto che i calciatori sono comunque esseri umani. Sono 15 anni che convivo con questa cosa”.
Sui trionfi mancati: “Abbiamo raggiunto tre finali consecutive, ma non siamo riusciti a vincerle. Questi per me non sono fallimenti, fallire vuol dire non riuscire ad andare ad un Mondiale. Non ci sono state critiche costruttive, ogni giorno si punta solo a ferire le persone. Il ritorno di Messi in Nazionale? Non mi sorprende che lui continui a provarci, è un vincente nato”.
Sulla sua carriera e sul Chelsea: “Mi sto godendo questa nuova esperienza. Mi sono dovuto adattare il più rapidamente possibile per dimostrare che sono arrivato in una squadra per restarci. Sono contento della mia carriera, sono stato fortunato. Ho giocato nei tre migliori campionati al mondo e l’ho fatto con le squadre migliori”.