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Gravina al contrattacco sull’illecito: “Voglio i nomi dei mandanti”

Anthony Ferrara
Gravina

Gravina, ex Presidente della lega Pro all’epoca dei fatti su cui sta indagando la Procura di Roma, ha presentato la propria memoria difensiva

Gabriele Gravina, Presidente della FIGC, Federazione Italiana Giuoco Calcio, ha richiesto personalmente di essere ascoltato in merito alle accuse di dossieraggio presentando la propria memoria e una serie di atti tra cui bonifici bancari alla Procura di Roma. Nella giornata di mercoledì, infatti, il nome dello stesso Gravina era stato posto in evidenza sul possibile registro degli indagati per un fatto risalente al 2018, all’epoca in cui era Presidente della lega pro, la Terza Lega italiana per importanza, sull’assegnazione di diritti televisivi. L’accusa di autoriciclaggio e appropriazione indebita si ricollega ad un secondo filone di inchiesta, ossia quella relativa all’accesso illecito a informazioni riservate di politici e personaggi noti.

Nell’ambito dell’inchiesta, Gravina si è presentato in Procura di sua spontanea volontà ribadendo la propria estraneità ai fatti. Intervenuto in merito a margine della riunione odierna tenutasi con gli Arbitri, in Lega, lo stesso Presidente della FIGC ha dichiarato: “Ho dovuto, pur non essendo ancora ufficialmente indagato, presentarmi per chiedere di essere ascoltato. Mi sono fatto indagare per difendere il mio operato, assolutamente limpido e trasparente, dal secondo dossieraggio. Sono falsità di qualcuno che si diverte con veline anonime e presumo la fonte sia sempre la stessa che ha indicato il mio nome la prima volta. Si tratta di contenuti falsi e l’ho dimostrato alla Procura”.

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