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Galliani, top player del Milan a mercato chiuso: è già fondamentale

Anthony Ferrara
Galliani Milan mercato

Il Milan ha bisogno di Adriano Galliani più di quanto si possa pensare: importanza a livello mediatico e politico per il mercato rossonero

GALLIANI MILAN MERCATO – La sessione estiva del mercato si è chiusa quindici giorni fa, con il Milan che ha registrato una campagna intensa dal punto di vista delle operazioni portate a termine, tra sbarchi e partenze. Gli ultimi arrivi sul fronte tecnico si sono già mostrati più che utili alla causa, con un Rabiot già perfettamente calato nella parte come se indossasse la maglia numero 12 da tempo, e un Nkunku apparso già volitivo e in palla sin dai primi scorci del posticipo con il Bologna. Ma il borsino degli acquisti circa il prossimo arrivo tra le fila rossonere potrebbe comporsi di un top player già presente sui loggioni di San Siro nel corso della partita contro i felsinei. Da semplice ex e sostenitore oggi, ma da figura più che operativa nel Milan che verrà: Adriano Galliani.

Pizzicato dalle telecamere in compagnia di Giorgio Furlani, attuale Amministratore Delegato del Milan, il “condor” ha assistito al match da spettatore più che interessato. Soddisfatto del risultato maturato dalla squadra, Galliani non ha potuto che notare uno dei pupilli della propria carriera milanista, Massimiliano Allegri, inveire contro la classe arbitrale nel disastroso finale di gara che ha contraddistinto MilanBologna. E da questo punto di vista, l’ex plenipotenziario dell’epopea berlusconiana potrà risultare utile alla causa più di quanto si possa pensare. Già, perché la consistenza politica di un club blasonato come quello rossonero – negli ultimi anni, al netto delle tantissime difficoltà tecniche e di campo, nonché di spogliatoio: elementi che più hanno contribuito alle stagioni fallimentari, ovvio – appare quella di una piuma.

Galliani, politica e competenza: una figura imponente nel mondo Milan

Inutile rimarcare quanto questo aspetto sia fondamentale in un Paese calcistico come il nostro, nel quale i rapporti in Lega e nelle sedi competenti non indirizza i risultati delle partite, vero, ma di certo ha una rilevanza non indifferente. Per identificare il peso specifico del Diavolo in Lega Calcio, si ritiene sia sufficiente sottolineare le motivazioni del rinvio proprio di un BolognaMilan di fine ottobre 2024, con l’attuale Presidente del club rossonero, Paolo Scaroni, assolutamente contrario a far valere le ragioni della società nell’Assemblea che, poi, portò alla mancata disputa della gara, a differenza di tutti gli altri eventi in programma nel capoluogo nel corso di quel weekend.

Un esempio, uno dei tanti, che identificano una questione da non sottovalutare dalle parti di Casa Milan. In tal senso, il sempre più probabile arrivo di Galliani potrebbe far gonfiare il petto e alzare la voce al Diavolo nelle sedi politiche del pallone. Questo, oltre alla nota competenza calcistica di un dirigente che ha fatto la storia del club per trentuno anni. Perché certi episodi, come quello del doppio rigore su Nkunku e cancellato dal VAR- solo per citarne uno, perché tra un “fuorigioco geografico” e un gol con le mani, gli episodi da citare negli anni sarebbero diversi- per quanto inammissibili, non meritano di passare in sordina sin dalla terza giornata di Serie A. Neanche, e soprattutto, dopo una vittoria. Questione di rispetto e credibilità.