Furlani, l’aneddoto sulla cessione di Tonali: “Minacciato di morte”

Giorgio Furlani, Amministratore Delegato del Milan, ha rivelato un aneddoto riguardo le minacce di morte ricevute dopo la cessione di Tonali
FURLANI CESSIONE TONALI – La sua figura rappresenta un elemento di continuità con il recente passato, in relazione al ruolo ricoperto con il Fondo Elliott già prima dello sbarco di Gerry Cardinale nel mondo rossonero. Bersaglio delle numerose contestazioni del tifo organizzato e della marea social che sta insorgendo contro l’attuale cessione del club, Giorgio Furlani, Amministratore Delegato del Milan, ha rilasciato alcune considerazioni contenute nelle ventiquattro pagine del documento esposto nella prestigiosa Harvard Business School, Università della quale è stato anche studente fino al 2007. Il massimo dirigente ha raccontato un aneddoto inerente alla cessione di Sandro Tonali al Newcastle, mal digerita dalla stragrande maggioranza del popolo rossonero al punto di minacciare di morte l’AD del club meneghino:
Furlani e la pressione mediatica in un club come il Milan: le sue dichiarazioni
“La pressione mediatica di un ruolo così prestigioso implica la contemplazione di gestire determinate reazioni dei tifosi in relazione alle decisioni intraprese. Nei giorni negativi, ti colpisce davvero tanto. Quando abbiamo ceduto Tonali, uno dei nostri migliori calciatori, ad esempio, ho ricevuto minacce di morte. In quei momenti, mi sono ritrovato a pensare: “Okay, non sono cose che insegnano alla Harvard University Business School”. Non avevo mai ricoperto il ruolo di Amministratore Delegato in un club, ma il fatto di poterlo fare al cospetto di una squadra per la quale ho sempre fatto il tifo, è una grande responsabilità. Cardinale ha deciso di affidarmi questa possibilità nel momento in cui ha rilevato il club, anche per senso di appartenenza nei confronti del Milan. Inizialmente, il mio compito era quello di sostituire temporaneamente Ivan Gazidis, all’epoca malato, per gestire le diverse situazioni quotidiane nei momenti in cui si trovava in Ospedale”.