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Commisso-Chiesa: è guerra in casa Fiorentina. E la Juve aspetta

Redazione
Chiesa Federico

COMMISSO CHIESA FIORENTINA – Il caso Chiesa sta diventando sempre più un braccio di ferro. Una situazione che rischia di trascinarsi e diventare spiacevole, con tutti gli inconvenienti del caso. Oggi è previsto un vertice fra la proprietà (il presidente Commisso con il suo braccio destro Joe Barone) e la dirigenza (dal ds Pradè al direttore tecnico Antognoni). Gli argomenti saranno molteplici ma per la maggior parte si parlerà di mercato.

Bisogna iniziare a fare il punto della situazione perché lo stallo che stanno vivendo i viola rischia di diventare preoccupante. Se tutto sommato in uscita dei movimenti ci sono stati (Veretout alla Roma, Lafont al Nantes, Laurini al Parma), è in entrata che non si vedono novità. Quasi tutte le energie della società sono, infatti, concentrate nel risolvere il caso relativo a Federico Chiesa.

COMMISSO CHIESA FIORENTINA – La situazione è nota: Commisso, nuovo proprietario della Fiorentina, non vuole e non può presentarsi alla nuova piazza con la cessione del giocatore più rappresentativo come prima mossa. Sarebbe il modo migliore per iniziare nel modo peggiore. Il classe ’97 ha un contratto fino al 2022 e la dirigenza ha ribadito che non lo lascerà andare. Che tradotto significa: “Se vuoi davvero andare via devi chiedere pubblicamente la cessione affinché la gente capisca che io non c’entro”.

E Federico sembra davvero aver voglia di cambiare. Troppo forte il richiamo della Juventus con cui, tra l’altro, ha già un accordo per un quinquennale da 5 milioni a stagione. Ma sarebbe la mossa giusta? Commisso non ci sente, ha spiegato che restare almeno un anno permetterebbe al calciatore di vedere i progetti che ha in mente per la Viola, giocando nel frattempo una stagione da protagonista a Firenze in vista degli Europei del 2020. To be continued.