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Champions League, Milan-Liverpool: una partita che fa storia a sé

Anthony Ferrara
Champions League sei squadre inglesi

Champions, Milan-Liverpool: rossoneri e Reds si sfidano nel primo match del nuovo format della competizione stabilito dalla UEFA: è storia

Foto di Stefano D’Offizi

CHAMPIONS MILANLIVERPOOL – Nel momento in cui le mani di Gianluigi Buffon hanno estratto, dall’urna di Nyon, le palline che contenevano i nomi di Milan e Liverpool, sono immediatamente apparsi i ricordi dei tempi che furono per i tifosi delle due squadre e per gli amanti del calcio, in generale. Eventi che hanno segnato l’esistenza di un tifoso, il quale, esattamente come negli eventi focali della vita, ricorda perfettamente con chi abbia condiviso quei momenti o reagito in quel particolare contesto.

Già, perché quella tra rossoneri e Reds non può considerarsi, certamente, una sfida banale e non è un caso che il nuovo format della Champions League, stabilito dalla UEFA, riavvolga il nastro di un passato che genera sentimenti contrastanti nel cuore e nella mente dei sostenitori dei due club. In particolare, per quelli del Milan. Sì, perché quelle concitate sfide delle finali di Istanbul, nel 2005 e di Atene, nel 2007, riassumono perfettamente la metafora del calcio, così come della vita, a dimostrazione di quanto un pallone possa far rotolare anche i ricordi, i rimpianti, le gioie e i dolori. Il tutto, nel nome della resilienza o, più semplicemente, della rivincita.

Champions League, Milan-Liverpool: si è fatta la storia

Dai sei minuti che hanno ricacciato il Diavolo negli Inferi di quell’incredibile ultimo atto dell’Ataturk (dopo un primo tempo in cui gli uomini di Ancelotti misero in mostra un calcio champagne), all’estasi finale di un Liverpool di Benitez capace di rimontare tre reti e conquistare il successo ai rigori, in una finale che resterà negli annali per sempre. Due anni dopo, città diversa, squadre diverse (per buona parte degli interpreti), così come il risultato finale: il Diavolo rimette le mani sulla Coppa dalle Grandi Orecchie per la settima volta e raggiunge quel Paradiso calcistico solamente sfiorato a Istanbul, mesi prima. Un ultimo atto, lungo novanta minuti, in cui il brivido e il timore di una nuova rimonta Reds lasciano spazio alla gioia finale, con una doppietta di Filippo Inzaghi impressa negli almanacchi rossoneri.

Milan e Liverpool, nel corso degli anni, hanno incrociato nuovamente i propri destini in Champions nel 2021, quando il doppio incrocio nella fase a gironi sorrise agli inglesi, i quali s’imposero, sì, con due vittorie in altrettante partite, ma diedero la spinta al Diavolo per rialzarsi, nuovamente, riprendendo le forze verso la cavalcata Scudetto 2022. Resilienza, ancora una volta: una metafora applicabile nel calcio, così come nella vita di tutti i giorni. La sfida tra Milan e Liverpool non potrà mai essere banale, racchiuderà sempre in sé quel sentimento di rimpianto, misto gioia, che interpreta perfettamente lo spirito di questo sport. Perché dopo Istanbul, c’è sempre Atene: un mantra da ricordare anche nel corso di questo complicato periodo per le anime rossonere, la cui essenza è racchiusa in un pallone che rotola e tornerà a farlo questa sera, per MilanLiverpool. Una partita che fa proprio storia a sé.