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Calaiò su Raspadori: “Talento italiano, merita la massima fiducia”

Cristiano Abbruzzese

L’11° Rionale città di Striano 2023 si è conclusa con la vittoria del Rione Palma. L’evento, diventato un appuntamento ormai tradizionale, per il comune situato nella Valle del Sarno, ha visto la partecipazione di un pubblico caloroso ed entusiasta.

La redazione di AreaNapoli.it, con l’inviata Monica Pignataro, ha intervistato uno dei testimonial dell’evento: Emanuele Calaiò. L’ex “arciere” azzurro, oltre a complimentarsi per l’ottima organizzazione dell’evento, ha parlato anche del “suo” Napoli.

Il pubblico partenopeo, e non solo, ti ricorda come “l’arciere” del Napoli

“Questo è un soprannome che mi porto dietro sin dai tempi di Napoli e sono contento. Me lo porterò a vita, ma testimonia il grande affetto degli azzurri nei miei confronti”.

Sei nato a Palermo, ma hai Napoli nel cuore. Da dove nasce l’affetto per i colori azzurri?

“Ho giocato cinque anni a Napoli e sono stato benissimo. Inoltre ho sposato una napoletana e anche i miei due figli sono napoletani. Mi sono innamorato di questa città, sono nato a Palermo, ma sono napoletano di adozione”.

A Napoli c’è un altro attaccante italiano di grande talento, Giacomo Raspadori. Si discute spesso sul suo ruolo, tu che idea di sei fatto a tal riguardo? Dove può esprimere meglio le sue qualità?

“Io penso che Aurelio De Laurentiis lo stimi molto e abbia chiesto un minutaggio superiore per l’ex Sassuolo rispetto all’anno scorso. Credo che Garcia lo utilizzerà soprattutto a destra, lì dove giocano Lozano e Politano. Raspadori è un talento italiano – sottolinea Calaiò – e merita la massima fiducia”.

Il Napoli potrà rivincere lo scudetto nonostante gli addii di Kim e Spalletti?

“Si tratta di due addii importanti. Il Napoli parte comunque favorito rispetto alle altre. Gli azzurri non hanno l’obbligo di rivincere lo scudetto, ma di lottare per conquistare l’ambito trofeo. Inoltre la compagine di Garcia avrà anche la Supercoppa, la Coppa Italia e la Champions League. Mi auguro che porti a casa almeno una competizione, sarebbe importante. E sono certo che non attenderemo altri 33 anni per vincere un altro scudetto. E spero che il Napoli faccia un bel cammino in Europa”.