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Calafiori: “Sto bene all’Arsenal, convinto della scelta che ho fatto”

Samuele Zarlenga
Riccardo Calafiori

Dopo aver raggiunto aritmeticamente la qualificazione alla prossima Champions League ed aver ipotecato il secondo posto in campionato con l’Arsenal, Riccardo Calafiori ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di Sky Sport al termine del match contro il Newcastle che allontanano sempre di più l’ipotesi di un ritorno dell’ex Bologna nel campionato italiano.

ARSENAL, CALAFIORI: “FACCIO LA DIFFERENZA NEL MIGLIOR CAMPIONATO AL MONDO. STO BENISSIMO ALL’ARSENAL”

Il classe 2002, salvo acciacchi fisici, è impiegato con regolarità da Mikel Arteta che lo considera un tassello fondamentale del suo gioco. Il difensore 23enne è riuscito ad imporsi grazie alle sue qualità già al primo anno nel campionato inglese, risultato non affatto scontato: “Per me la prima stagione in Premier è stata una bella esperienza. Ovviamente quando si vincono dei trofei è sempre meglio. Qui mi sono misurato con il campionato più importante e difficile al mondo. Ho visto che posso starci tranquillamente, questo mi ha fatto molto piacere e sono convinto della scelta che ho fatto. Un rimpianto? Nessuno, assolutamente”.

Sulla sua posizione in campo: “Io mi sento sempre bene in ogni posizione che gioco cerco di aiutare la squadra. Secondo me quella che è mancata è stato solo la continuità quest’anno. Cercherò di essere più continuo l’anno prossimo. Quando sono stato bene ho sempre giocato e ho fatto anche la differenza. L’obiettivo è solo di rimanere in forma tutto l’anno”.

L’ex Basilea, commentando l’ipotesi di un possibile ritorno in Serie A, ha dichiarato: All’Arsenal sto benissimo. Una risposta breve e concisa, che non lascia spazio ad interpretazioni: Calafiori, da Londra, non si muove.

Infine, il difensore ex Roma ha anche parlato della prossima sfida della Nazionale, valida per le qualificazioni ai prossimi Mondiali, contro la Norvegia di Haaland: “Sarà una partita determinante, purtroppo, per come hanno organizzato queste partite perché loro già ne hanno giocate due. Ma è troppo importante per noi andare al Mondiale”.

 

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