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Cagliari, Luvumbo felice in Sardegna

Redazione
Cagliari Luvumbo

CAGLIARI, LUVUMBO FELICE IN SARDEGNA – Luvumbo Zito ha partecipato a una puntata del podcast sardo Terzo Temporaccontando la sua esperienza alla corte di Ranieri.

Di seguito le parole dell’attaccante del Cagliari:

Dall’Angola all’Europa

“Sono nato in Angola, a Luanda. Palanca, il mio quartiere (un bairro, ndr) è umile, allegro: lì il pallone è la prima cosa. Lì ho trovato la mia prima squadra, mosso i primi passi, ho trovato la gente che da sempre mi dà la forza e mi spinge a lavorare di più e meglio, perché tutti vogliono che riesca a diventare un giocatore importante per l’Angola”.

La nostalgia di casa

“Sicuramente la nostalgia di casa c’è e si sente, soprattutto quando sento la musica del mio Paese. Ma qui a Cagliari sto bene, il clima è uguale, tante usanze e il carattere della gente è simile, insomma mancano gli amici e i miei cari, è normale… Quando sento la musica angolana arrivano i ricordi, mi metto subito a ballare, sento la pace, la libertà”.

L’adattamento al calcio italiano

“Non è semplice venire fuori dall’Angola e diventare calciatore, in pochi tra quelli che giocavano con me a Palanca ce l’hanno fatta, altri hanno preso altre strade. Quando sono arrivato a Cagliari tutto è cambiato, non è stato semplice adattarmi ad un contesto nuovo, ma non ho mai mollato, anche con l’aiuto dei sardi e dei tifosi del Cagliari, che mi hanno sempre sostenuto, anche quando ero a Como”.

Il suo più grande tifoso

“Il mio primo tifoso? Mio padre, senza dubbio, per me rappresenta qualcosa di indescrivibile, soffre quando sto poco bene, se m’infortunio, gioisce quando sono felice, faccio gol, vede il Cagliari in tv. In Serie B era più difficile vedermi, la Serie A ha più visibilità”.

La gioia del gol

“La gioia contro il Parma e i primi gol in Serie A? Bellissimo, momenti incredibili, al primo gol in Serie A ho pianto, ma mi commuovo sempre quando segno, anche se magari non si nota. Quella sera dei playoff contro il Parma il mio gol suonò la carica, iniziammo a crederci dopo lo 0-2, venni travolto dalle emozioni e dall’entusiasmo dei compagni e dello stadio. La sera contro il Parma e a Bari sono ad oggi le mie giornate più belle da calciatore”.

Il sogno del Mondiale con l’Angola

“La nazionale dell’Angola e diventarne la star? Voglio sentire un giorno questa sensazione: giocare il Mondiale con la mia nazionale. Ci penso tantissimo, è un sogno per me. Gli angolani che mi seguono sui social del Cagliari? Siamo un po’ ovunque, siamo pochi giocatori che escono dall’Angola per andare a giocare in un campionato così”.