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Bisseck pazzo dell’Inter: “Pochi posti migliori in cui giocare. Ora…”

Anthony Ferrara
Yann Bisseck

Yann Bisseck, centrale tedesco punto di forza dell’Inter di Simone Inzaghi, ha rilasciato un’intervista nella quale ha esaltato il club

BISSECK INTER Yann Bisseck è entrato nel mondo nerazzurro in punta di piedi, consapevole delle proprie qualità, ma anche di quanto avesse bisogno di adattarsi alla nuova realtà. Ora, dopo una prima stagione d’apprendimento, la scorsa, nel corso della quale ha comunque trovato modo di convincere Inzaghi a ritagliargli diverso spazio all’interno del rodatissimo meccanismo difensivo dell’Inter, il centrale tedesco è un assoluto punto di forza delle rotazioni a disposizione del tecnico. Ventisette presenze, costellate da una rete e due assist in Serie A, che gli sono valse l’immediato rinnovo contrattuale fino al 2029 e che giustificano a pieno l’incremento del valore del cartellino di un quadruplo rispetto quanto sborsato dalla società nerazzurra nell’estate 2023. Adesso, però, per il gigante tedesco è il momento di pensare al presente e alla costante crescita in maglia nerazzurra.

Bisseck punta al massimo: “Possiamo vincere tutto”

Intercettato dai microfoni di Sport Bild, il classe 2000 ha espresso tutta la propria felicità per l’esperienza all’Inter: “Non avrei mai prolungato il mio accordo con il club se non fossi convinto di proseguire qui anche in futuro. Mi trovo benissimo a Milano dal punto di vista personale e professionale. Considerando il panorama calcistico attuale, non credo ci siano posti migliori in cui esprimersi per giocare. Siamo una squadra forte, non nascondiamo di poter ambire a vincere qualsiasi trofeo in ambito nazionale e internazionale. Siamo alla pari con le altre squadre di Champions, anche per questo puntiamo alla vittoria consapevoli della nostra grande qualità. Abbiamo approfondito il discorso equilibrio e di squadra, tanto che gli attaccanti sono i primi a difendere. La vittoria per 1-0 è una cosa meravigliosa, perché significa aver giocato di squadra e con grande predisposizione al sacrificio”, ha chiosato Bisseck.