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Analisi tattica Liverpool-Arsenal, scontro al vertice in Premier

Redazione
liverpool bayern

ANALISI TATTICA LIVERPOOL-ARSENAL – Il big match del diciottesimo turno di Premier League è senza ombra di dubbio quello tra Liverpool e Arsenal, ossia le due capolista della classifica con Arsenal a 39 e i Reds staccati di appena un punto.

ANALISI TATTICA LIVERPOOL-ARSENAL – I DUE MANAGER

Anfield Road sarà di certo ancora una volta teatro di una sfida calcistica di altissimo livello come d’altra parte da 8 anni a questa parte, vale a dire da quando Jurgen Klopp siede sulla panchina da Manager con la sua figura pittoresca e comunque carismatica che con il suo “Gegenpressing” fatto di intensità, organizzazione, tecnica e coraggio ha portato identità e trofei nella blasonata bacheca dei reds.

Ma se idee e competenze calcistiche del tecnico tedesco sono sotto gli occhi di tutti, uno dei suoi tratti caratteristici è di certo il fattore umano, meglio ridefinibile come “Fattore K” in virtù del quale Klopp cerca sempre di creare un ambiente familiare costituito per il 30% di tattica e per il 70% di team building. Il tecnico tedesco ci riesce dicendo sempre apertamente ciò che pensa forte del suo carisma che fa sì di riuscire ad ottenere il massimo dai suoi giocatori che si sentono messi in condizione di farlo per lui, per non deluderlo.

Abile, istrionico, equilibrista provetto tra ironia ed autoironia, con la sua risata dissacrante ha impiegato poco tempo per conquistare ambiente e stampa alla quale ricordiamo si presentò per la prima conferenza come Manager affermando “I am the normal one” di fatto contrapponendosi ironicamente allo “special One” Mourinho. Discreto ex calciatore di serie B tedesca, ha trionfato come allenatore, osannato e idolatrato dalla curva Kop di Anfield.

ANALISI TATTICA LIVERPOOL-ARSENAL – I DUE MANAGER

Dall’altra parte del campo Mikel Arteta altro tecnico che dal 2019 all’Arsenal ha di fatto dato inizio ad un nuovo ciclo fatto di metodologie e linee guida quotidianee e imprescindibili e di un gioco ricco di tagli, inserimenti, triangolazioni, verticalità e scambi rapidi che di fatto costituiscono una versione moderna del “juego de pocision” di guardiolesca memoria, la cui concreta realizzazione è resa possibile da una rosa che annovera centrocampisti, mezze punte e laterali offensivi dalla tecnica raffinata, nonché difensori e terzini abili nella fase di costruzione e di possesso.

Non è sbagliato parlare di un vero e proprio “Metodo Arteta” riferito non tanto e non solo agli aspetti tattici e ai principi di gioco, quanto al lavoro sulla mentalità e sulla cultura del club, sulla necessità di trovare elementi funzionali al progetto anche a patto di dover mandar via nomi altisonanti della precedente gestione (vedi le cessioni di Ozil, Lacazette e Aubameyamg).

Artefice di un calcio avvolgente ed esteticamente appagante, in questa stagione anche i risultati stanno dando ragione al tecnico spagnolo, sia in Premier dove guida la classifica, che in Champions League dove ha vinto agevolmente il proprio girone e affronterà negli ottavi di finale il Porto con concrete possibilità di accesso ai quarti.

ANALISI TATTICA LIVERPOOL-ARSENAL – SISTEMI DI GIOCO

Liverpool – Base: 1-4-3-3

Possesso: 1-2-3-2-3

Non Possesso:1-4-1-2-3 (prima pressione) diventa 1-4-3-2-1 (superata la prima   pressione)

Gol fatti: 36 (27 in the box)

Gol subiti: 15 (clean sheets 6)

Tiri a partita: 18,5

xG: 2,17

xGA: 1,30

Possesso palla: 60,4%

Precisione passaggi: 85,6%

Liverpool (1-4-3-3): Alisson;

Alexander Arnold, Gomez, Van Dijk, Tsimikas;

Szboszlai, Elliott, Gravenberch;

Salah, Nunez, Luis Diaz.

Arsenal – Base:1-4-2-3-1

Possesso: 1-3-4-3

Non Possesso: 1-4-4-2

Gol fatti: 35 (30 in the box)

Gol subiti: 15 (clean sheets 7)

Tiri a partita: 15,8

xG: 2,07

xGA: 0,92

Possesso palla: 60,6%

Precisione passaggi: 87,1%

Arsenal (1-4-2-3-1): Ramsdale;

Tomiyasu, Saliba, Gabriel, Zinchenko;

Rice, Odegaard;

Saka, Trossard, Martinelli;

Gabriel Jesus.

liverpool-arsenal

ANALISI TATTICA LIVERPOOL-ARSENAL – FASE DI POSSESSO

COSTRUZIONE:

La squadra di Klopp può vantare in Alisson un portiere molto abile con i piedi e nella selezione delle giocate per cui spesso la costruzione della manovra inizia dal brasiliano con l’abbassamento dei 2 difensori centrali, Gomez e Van Dijk, anche in  area di rigore pronti a ricevere palla e con i 2 terzini Alexander Arnold e Tsimikas più alti sulla linea del centrocampista centrale in formazione di 1-2-3-3-2.

Si cerca di passare la prima linea difensiva per Szoboszlai mentre in seconda battuta è la mezzala ad abbassarsi nello spazio lasciato libero dal terzino per costruire sulla catena laterale in verticale. L’altra mezz’ala Elliott invece sfrutta il lato debole per dare ampiezza e inserirsi tra le linee con uno dei 3 attaccanti.

L’Arsenal, come abbiamo visto nelle ultime analisi, invece alterna azioni partenti dal basso con il portiere che scambia la palla con i 2 difensori centrali con in aggiunta uno dei 2 mediani che si abbassa per partecipare alla manovra ad azioni lanciate direttamente da Ramsdale spesso sulla zona laterale destra dove si alza Tomiyasu, oppure verso il centravanti Gabriel Jesus. L’obbiettivo in questo secondo caso è quello di andare sulle seconde palle.

impostazione arsenal 1
Impostazione Arsenal 1 (portiere) + 2 (difensori centrali) e un mediano che si abbassa.

SVILUPPO:

Nel momento in cui i Reds riescono a superare la prima linea difensiva, i centrocampisti ricevono e molto rapidamente verticalizzano sulle punte scaglionate, in genere una viene incontro e le altre 2 attaccano lo spazio in profondità in questo modo lasciando a loro volta lo spazio per le mezze ali che si propongono come terzo uomo per lo scarico della punta, creando triangoli centrali o esterni con i terzini molto dinamici e pronti alla proposta offensiva.

Un’altra opzione viene fornita dalla mezzala che si allarga e si scambia col terzino il quale ultimo si alza dentro il campo ricevendo tra le linee sotto le punte in situazione atta a organizzare una combinazione in catena laterale con l’ala, di fatto creando spazi e disorientando la difesa avversaria.

L’Arsenal coinvolge nella fase di sviluppo i suoi elementi più tecnici; Odegaard e Saka sono autentici punti di riferimento del gioco dei Gunners; il primo è utilizzato per “pulire” le palle sporche e smistare in velocità il gioco spesso a destra sul secondo che è dotato di ottima tecnica in velocità e molto abile negli 1 vs 1; anche Gabriel Jesus si abbassa talvolta a legare il gioco. La squadra di Arteta opera molto in lateralità poichè anche Odegaard tende con frequenza a spostarsi sul lato destro e sullo stesso lato viene spesso chiamato in causa Saka che ama partire molto aperto per poi spesso convergere a cercare l’imbucata per il taglio di un compagno in area avversaria; dall’altra parte Martinelli è dotato di grande tecnica in velocità ed è in grado di saltare l’uomo in agilità come di rientrare sul destro per la conclusione.

RIFINITURA:

Tipico del Liverpool è lo sfalsamento delle 3 punte che lavorando in velocità, specie Salah e Luis Diaz, con i loro contro  movimenti tra le linee, attaccano poi lo spazio. Spesso tendono a fare densità stringendo in area e lasciando spazi per gli inserimenti laterali. La rifinitura viene spesso affidata ai 2 terzini, entrambi bravi con i piedi, che entrano nel campo per ricevere lo scarico delle punte.

Dall’altra parte i Gunners spesso tendono a portare in zona rifinitura 5 calciatori che sono i 3 trequartisti, la punta e uno dei 2 terzini, più spesso Zinchenko rispetto a Tomiyasu. Si tende a cercare lo spazio tra le linee di centrocampo e difesa avversaria, molto abile in questo Odegaard.

FINALIZZAZIONE:

Il Liverpool ha nel dinamismo e nella velocità dei suoi giocatori armi letali in fase di finalizzazione. Da situazioni di attacchi dinamici con imbucate dei mediani nello spazio per gli abili inserimenti centrali ma anche laterali con Alexander Arnold a destra e Tsimikas a sinistra in grado di pennellare precisi cross/traversoni in area, originano quasi sempre le realizzazioni del team di Klopp.

Davanti a difese molto chiuse e spazi ridotti si lavora con i tagli e gli 1 vs 1 a destra di Salah e a sinistra di Luis Diaz. In generale comunque i Reds tendono a portare 576 giocatori in the box.

L’Arsenal in fase di finalizzazione sfrutta molto gli 1 vs 1 dei 2 trequartisti esterni, ma ricorre a volte a anche a triangolazioni il cui vertice portante è quasi sempre Odegaard che ha la capacità di giocare palla di prima e con i tempi giusti. Non disdegna poi i tiri dalla distanza disponendo di buone qualità balistiche dai mediani Rice e Odegaard.

ANALISI TATTICA LIVERPOOL-ARSENAL – FASE DI NON POSSESSO

PRIMA AZIONE DIFENSIVA:

E’ il marchio di fabbrica di Jurgen Klopp, la “Gegenpressing”, con atteggiamento molto aggressivo e alto cercando di chiudere tutti gli spazi al portatore di palla e le linee di passaggio centrali disponendosi con un 1-4-1-2-3 in fase di prima pressione massimale e a uomo sulla palla con i terzini e i difensori centrali spesso lasciati in 1 vs 1 per cercare l’anticipo dentro il campo.

Gegenpressing alto con 9 uomini in transizione negativa e il numero 3 che esce forte sul portatore di palla.

Alla stregua delle squadre del suo maestro Guardiola, l’undici di Arteta va in pressione alta per riconquistare il possesso impedendo in questo modo agli avversari di avanzare.

GIOCO DIFENSIVO A CENTROCAMPO:

Superata la prima linea di pressione a centrocampo il Liverpool si posiziona con un 1-4-3-2-1 in cui uno dei 2 esterni offensivi, Salah o Luis Diaz, si dispongono in smarcamento preventivo, mentre la squadra si chiude tra i reparti evitando le giocate tra le linee e uscendo forte non appena la palla arriva nell’uomo della propria zona. A centrocampo viene attuato un movimento a imbuto che prevede delle protezioni su chi esce sul pallone in attesa del rientro di una o due punte che disturbano il portatore di palla avversario.

Nell’Arsenal invece, quando la prima fase di pressione viene aggirata ci si pone tutti sotto la linea della palla, con i trequartisti esterni che si abbassano in linea con i 2 mediani e Odegaard che si affianca a Gabriel Jesus. Con palla nei piedi dei difensori centrali avversari sono i 2 attaccanti ad uscire sul portatore di palla, mentre spetta ai 2 esterni di centrocampo uscire quando la sfera viene smistata su uno dei difensori laterali. In questa azione di pressing tutta la squadra accompagna per evitare di dare troppo spazio tra linee di difesa e di centrocampo.

ATTEGGIAMENTO DELLA LINEA DIFENSIVA:

La linea difensiva dei Reds è molto organizzata e difende a zona, provando a rimanere alta e cercando di accorciare il più possibile, ponendosi scaglionata su palla esterna con una sola diagonale di copertura nel caso di uscita laterale del terzino. I 2 centrali di difesa, Joe Gomez ( o talvolta Matip) e Van Dijk sono molto sicuri e fisici, abili nel gioco di anticipo e nei duelli aerei, ma anche nel coprirsi a vicenda in caso di anticipo sulla punta avversaria.

Liverpool att dif
Atteggiamento aggressivo in avanti delle 2 linee difensive a 4 di Klopp, postura dei difensori con corpo in avanti anche su palla scoperta.

Nell’Arsenal, in fase di possesso avversario la linea è disposta a 4; nel momento in cui l’azione avversaria si sviluppa sulla fascia è l’esterno di difesa ad uscire per contrastarlo, lasciando tra sé e il difensore centrale un ampio spazio che viene colmato dal ripiegamento di uno dei 2 mediani. Nel caso in cui la squadra sia molto bassa, ad uscire sul portatore di palla è l’esterno alto di competenza che lascia l’esterno basso in linea con la difesa. La difesa risulta molto compatta e molto attenta a non concedere tagli agli avversari.

ANALISI TATTICA LIVERPOOL-ARSENAL – TRANSIZIONI

TRANSIZIONE OFFENSIVA:

Altro elemento caratteristico del gioco di Klopp sono le ripartenze veloci e feroci. Se la pressione inizia alta con tutte e 3 le punte attive, il recupero palla può portare in uno o due tocchi alla finalizzazione o a un 1 vs 1. Se viceversa la zona di pressione è più arretrata, una punta, tipicamente Salah su tutti, tende a cercare uno spazio con smarcamenti preventivi. E’ raro che si verifichi un consolidamento del possesso palla viste le caratteristiche degli interpreti tra i quali anche Alisson spesso cerca di verticalizzare immediatamente verso centrocampisti e punte.

Per quanto concerne l’ Arsenal, come si è visto anche nell’ultima gara vittoriosa all’Emirates contro la rivelazione Brighton, dopo il recupero del possesso gli uomini di Arteta attaccano subito la porta avversaria provando a servire in prima opzione uno tra Saka e Martinelli abilissimi in 1 vs 1. In caso di pressione immediata degli avversari la palla viene scaricata all’indietro per una manovra ragionata.

Ripartenza Arsenal
Ripartenza in transizione con Saka isolato in 1 vs 1 e 4 compagni a sostegno della transizione offensiva dell’Arsenal.

TRANSIZIONE DIFENSIVA:

Le transizioni negative risultano sempre ben controllate dal Liverpool, poiché trovandosi con 6/7 giocatori negli ultimi 30 metri d’attacco i Reds riescono a avere molta densità in zona palla per cui risulta agevole aggredire e tardare l’azione di transizione avversaria. Come detto il primo obbiettivo è la riconquista diretta del pallone in zona offensiva. In caso di insuccesso si cerca di orientare le giocate avversarie o obbligarli al lancio lungo.

liverpool trans neg
Disposizione linea difensiva del Liverpool in transizione negativa 4-4-2.

L’ Arsenal, persa palla, prova subito a riconquistarla soprattutto se l’azione gravita nella trequarti d’attacco, con una aggressione feroce a tutti i giocatori vicini alla sfera. Nel caso invece si perda il possesso in fase di uscita bassa dalla difesa, la squadra scappa forte per andare a disporsi a difesa della porta, a eccezione di un giocatore che esce sul portatore di palla.

arsenal trans neg
Disposizione in non possesso 4-4-2 dell’ Arsenal con Saka che esce sul portatore di palla.

 

ANALISI TATTICA LIVERPOOL-ARSENAL – ANALISI SWOT (Strenghts – Weaknesses – Opportunities – Threats)

PUNTI DI FORZA:

LIVERPOOL:

Intensità, velocità e mobilità dei giocatori;

Interscambiabilità dei ruoli in entrambe le fasi;

Pressing alto e ben organizzato;

Abilità nel gioco aereo specie su corner;

Tiro dalla distanza, Szoboszlai maestro;

Mentalità e codifiche ormai nel DNA.

ARSENAL:

Notevole cifra tecnica e talento in trequarti;

Squadra ormai abituata ai meccanismi e alle codifiche di Arteta;

In generale tanta qualità nella rosa;

Tanta varietà in attacco, rosa molto profonda;

La nuova mentalità portata da Arteta;

Squadra con grande autostima.

 

PUNTI DEBOLI:

LIVERPOOL:

A volte frenetici in fase conclusiva;

Marcature a zona su corner non sempre adeguate concedono spesso il terzo tempo fuori dall’area di porta;

Protezione degli spazi laterali non adeguata in caso di rottura del pressing degli avversari;

Prevedibilità del gioco, ormai ben conosciuto dopo tanti anni di vittorie.

ARSENAL:

Manca di capacità realizzativa nel centravanti;

Può andare in sofferenza se attaccata in velocità.