Zaccagni: “La Juve mi voleva, ma alla Lazio mi sento in famiglia”

In vista della sfida dell’Olimpico contro la Juventus, cruciale per la corsa per un posto nella prossima Champions, il capitano della Lazio Mattia Zaccagni ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport in cui ha trattato vari temi. Oltre al match contro i bianconeri, il numero 10 ha analizzato la stagione della squadra di Baroni sia in campionato che in Europa League, rivelando anche un clamoroso retroscena di mercato.
L’ex Verona infatti, è stato contattato da Giuntoli che voleva portarlo a Torino, ma Zaccagni ha prontamente declinato l’offerta per via del grande attaccamento ai colori biancocelesti: “Sì la Juve mi ha cercato, ma io volevo rinnovare perché qui mi sono sentito subito in famiglia, mi hanno accolto bene e volevo essere parte di qualcosa che sentivo anche mio. Sono contento della scelta fatta, e ora voglio togliermi più soddisfazioni possibili con questa maglia“.
LAZIO, ZACCAGNI: “CON LA JUVE CI GIOCHIAMO TUTTO. MERITIAMO LA CHAMPIONS”
LAZIO-JUVENTUS – “Noi la stiamo preparando nel modo giusto. Sappiamo che da questa partita dipende tanto, ci giochiamo tutto. Me l’aspetto difficile. Partiamo da un presupposto: la Juve, come individualità, ha un livello di qualità alta. Verranno a giocare una partita tosta, fisica, saranno duri da battere, ma noi siamo carichi e pronti”.
LA CORSA CHAMPIONS – “La corsa è apertissima e può finire in tutti i modi, ma rimarrà lo stesso un cammino bellissimo. Tante squadre in lotta per l’Europa League e la Champions come quest’anno non si erano mai viste. Puoi arrivare quarto o restare fuori. Io sarei soddisfatto se chiudessimo in Champions. Lo meritiamo perché siamo stati sempre sul pezzo, siamo andati avanti anche nei momenti di difficoltà, non ci siamo mai abbattuti dopo sconfitte pesanti. Penso che la Lazio sia pronta per giocarsi le sue chances”.
IL PERCORSO EUROPEO – “Il cammino europeo credo sia stato straordinario, anche se restano i rimpianti per come è finito. Contro il Bodo credo sia stata fatta una partita perfetta e non si può dire niente. Se c’è qualcosa che abbiamo sbagliato è la partita di andata. Non mi va giù la sconfitta in Norvegia, giocando su un campo particolare”.
SU TUDOR – “Beh, Tudor qui ha fatto poche partite, quando è arrivato ha dato la scossa e ci ha permesso di arrivare in Europa League. Lui ha questo modo di vedere il calcio, tutto in avanti, tutto a uomo. Ci può stare, lo propongono tante squadre, ma ci sono dei momenti in cui non puoi farlo, è logico”.