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Verso Udinese – Lazio: alcune considerazioni

Redazione
Udinese

[df-subtitle]Dopo la vittoria a Verona di ieri pomeriggio,  l’Udinese è attesa mercoledì sera al turno infrasettimanale contro la Lazio. La partita si giocherà alle ore 19 allo stadio Friuli di Udine con diretta su Sky [/df-subtitle]

La vittoria di ieri della squadra di Velazquez lancia i friulani nella parte alta della classifica e anche se i media tra la serata di ieri e la giornata di oggi hanno per lo più snobbato la gara dei friulani, diversi sono gli elementi importanti da considerare per non perdere di vista i reali obiettivi di una squadra ancora in costruzione.

Velazquez, l’alchimista.
Genio oppure fortunato, ancora presto per dirlo. Il mister di Salamanca sta creando una formazione a sua immagine e somiglianza, equilibrata tenace e con un progetto ben chiaro in mente. La squadra sa soffrire e quando si distende sa proporre un buon calcio. L’ultima trasferta prima di Verona aveva fatto storcere il naso ad alcuni, come fosse fatto scontato per una squadra che lo scorso anno si è salvata all’ultimo, uscire da Firenze con qualcosa in più degli zero punti. I viola infatti oltre alla vittoria di misura contro l’Udinese tra le mura amiche hanno fatto 6 gol al Chievo e 3 alla Spal arrivata al Franchi come “miglior difesa del campionato”. Ora si guarda tutto con occhi diversi e il match casalingo contro la Lazio potrà dare le risposte a tutti gli scettici.

Prova di maturità
Sarà a ogni partita. La si chiedeva prima di Verona e la si chiederà anche fra poco più di 48 ore contro la Lazio squadra che sta ritrovando la salute e soprattutto Immobile e Milinkovic Savic; l’importante sarà non deprimersi in caso di debacle, perché tutto aiuta a crescere, l’importante sarà fare un altro passo verso la maturità per dimostrare che anche a Udine dopo tanti anni, sta nascendo una squadra che può dare fastidio a tutte.

Occhio a quei due
Immobile e Milinkovic-Savic arriveranno come autentici spauracchi, Velazquez preparerà nel dettaglio i movimenti difensivi; se qualcosa ha funzionato è stata proprio la fase di non possesso. Nuytinck e Larsen devono crescere, mentre Troost-Ekong e Samir sembrano i più in forma. Scuffet meriterebbe un capitolo a parte; è fuori da ogni dubbio come il ragazzo stia crescendo, il puro istinto che ha salvato più volte il risultato contro il Chievo potrebbe però non bastare: c’è da limare tanto soprattutto in quelle uscite su palle alte.

Al centro del progetto
Ci sono in particolare tre giocatori. Behrami è leader di questa squadra, prezioso schermo davanti alla difesa, contro la sua ex squadra dovrà salire di colpi rispetto a Verona. Sul “diez” c’è poco da aggiungere, da match come quelli di mercoledì sera passerà la sua voglia di nazionale e consacrazione. Lasagna ha ritrovato il gol, chissà che l’idea di fargli giocare gli ultimi 25 minuti a Verona, non possa essere ripetuta, anche se questo Teodorczyk al momento è un livello inferiore rispetto al resto della squadra.

Scorie e Turnover
L’Udinese non è di certo una squadra abituata a fare le coppe – a differenza proprio della Lazio – e di conseguenza potrebbe soffrire più di altre squadre la partita a metà settimana. Oltretutto fino ad oggi Velazquez ha cambiato poco, pochissimo: Machis e Pussetto si sono giocati il posto sulle fasce, Teodorczyk l’ha spuntata su Lasagna a Verona, ma potrebbe riaccomodarsi in panchina. Il rischio di gettarsi nella mischia con tante novità (Pezzella, D’Alessandro, Barak, Balic) non sembra al momento da prendere in considerazione, ma sarà da valutare la condizione fisica di chi ieri si è impegnato a portare a casa 3 punti pesanti per la salvezza e che hanno fatto acquisire consapevolezza e maturità.

Piedi per terra
Riprendiamo da dove abbiamo cominciato: mister Velazquez. Il compito suo – e della società – sarà quello di martellare la squadra affinché non ci si esalti alla quinta giornata, troppe volte da queste parti si è saliti sulle montagne russe delle emozioni. Fondamentale sarà continuare a lavorare con questa mentalità, mantenendo i piedi ben saldi per terra: Verona ormai è passato, il presente è dopodomani e si chiama Lazio.