Tudor non ci sta: “Futuro prima del Mondiale per Club”; la clausola..
Tudor, tecnico che ha avuto il grande merito di portare la Juve in Champions, ha parlato del proprio futuro in USA per il Mondiale per Club
TUDOR FUTURO MONDIALE PER CLUB – Ha rivelato che con due-tre acquisti la Vecchia Signora potrà tornare a vivere serate entusiasmanti e lottare per la conquista di tanti trofei. Obbligo per chi ha trascritta una sola parola nel proprio vocabolario: la vittoria. Sicuramente, Cristiano Giuntoli non potrà che essere d’accordo considerando i presupposti dello scorso mercato, ma l’intenzione sarebbe quella di affidare le chiavi della Juventus a un’altra guida tecnica. Le tempistiche sembravano definite per valutare il futuro della panchina bianconera: gli annunci dopo il Mondiale per Club in America. Almeno, prima della conferenza stampa che ha visto protagonista Igor Tudor, tecnico subentrato in corsa che ha centrato l’obiettivo Champions.
Juventus in Champions, ma senza Tudor al Mondiale per Club?
L’ex centrale difensivo dei bianconeri ha chiarito le proprie volontà al termine della gara di Venezia, vinta dalla Juventus per tre reti a due, certificando una situazione ancora in netta evoluzione. Ecco un estratto delle parole rilasciate da Tudor:
“Il mio futuro? Sicuramente prima dell’inizio del Mondiale per Club, a metà giugno. Io stesso non volevo discuterne prima di raggiungere l’obiettivo che mi era stato prefissato e che sono riuscito a raggiungere con i ragazzi. Ritengo la scelta più giusta per tutti sia quella di prendere una decisione già nelle prossime ore: va risolta prima dell’inizio della competizione. Non credo sarebbe nemmeno giusto andare là senza una situazione definita”, ha chiarito il tecnico bianconero.
Secondo gli accordi pattuiti e rivelati da Matteo Moretto, la conquista della qualificazione alla prossima edizione della Champions ha fatto scattare il rinnovo automatico, sino al 30 giugno 2026, tra Tudor e la Juventus a 2 milioni di euro netti. Il club bianconero potrebbe recedere dall’accordo versando una buonuscita di 1 milione di euro nelle casse di un tecnico che pare un ex dal futuro già delineato.
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