Tudor e la Lazio, è già finita: le ragioni di una separazione annunciata

Igor Tudor e la Lazio sono pronti a interrompere un rapporto nato a febbraio: le motivazioni dovrebbero essere ricondotte al mercato
Foto di Stefano D’Offizi
Settantanove giorni dopo l’accordo stipulato fino al 30 giugno 2025, Igor Tudor e la Lazio sono pronti a sciogliere il proprio patto. La clamorosa separazione tra le parti, stando a quanto affermato da calciomercato.com, avviene dopo un paio di incontri molto tesi nel corso degli ultimi giorni, che avevano già messo in crisi un rapporto nato sotto i migliori presupposti. Subentrato a Maurizio Sarri a metà febbraio, Tudor ha conquistato subito una vittoria prestigiosa nella prima uscita, contro l’ex squadra in cui ha militato da calciatore, la Juventus e, successivamente, ha raggiunto la qualificazione alla prossima edizione dell’Europa League. Con sei vittorie, tre pareggi e una sola sconfitta in Serie A, il tecnico si era già garantito la conferma in relazione al contratto stipulato con la società biancoceleste con scadenza fissata nel 2025.
Così, tuttavia, non sarà: le parti non avrebbero trovato un punto d’incontro sul mercato da condurre in vista della sessione estiva, ormai in procinto di cominciare. Il tecnico, inoltre, stando a quanto appreso, non avrebbe particolarmente gradito l’addio di Kamada, centrocampista completamente riabilitato nel progetto capitolino dopo un periodo complicato vissuto agli ordini di Sarri. La rinuncia forzata a uno dei punti di riferimento del nuovo corso instaurato dal tecnico croato, può essere considerata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Tudor e la Lazio, è già finita: le ragioni di una separazione annunciata
In attesa dell’ufficialità dell’interruzione del rapporto, l’allenatore e la società starebbero già cercando altre soluzioni per evitare di compromettere i rispettivi obiettivi per la prossima stagione. Andrà trovata una soluzione, inoltre, per il contratto del tecnico, vincolato, appunto, al club biancoceleste per un’altra stagione. Settantanove giorni dopo, però, la storia può già considerarsi finita.