Salta al contenuto

Scommesse sportive in Europa: i mercati emergenti e le opportunità

Redazione
scommesse sportive in europa

SCOMMESSE SPORTIVE IN EUROPA – Da diversi anni stiamo assistendo all’affermazione del mercato delle betting sportive in Italia. Grazie alla costante crescita e innovazione tecnologica, sempre più siti di scommesse stanno trovando spazio all’interno del mercato italiano. Qui viene infatti offerto un palinsesto che copre eventi sportivi calcistici, sul mercato di serie A e non solo. Da sottolineare l’importante crescita di discipline come il basket, il volley, il tennis e le corse dei cavalli.

Ma secondo un analisi di mercato su scala più ampia sembra che la fase di crescita stia influenzando tutto il mercato europeo. Secondo le stime fatte sembra che entro il 2023 il mercato dei bookmakers europei e del gioco d’azzardo online sia destinato a toccare quota 140 miliardi di dollari.

Ma le previsioni che considerano l’alta accessibilità al gioco, non possono ignorare anche l’importanza di ampliare e aggiornare le pratiche di gioco ed etiche. Considerando le leggi locali su tutto un territorio europeo.

La regolamentazione delle scommesse sportive in Europa

Anche se l’Unione Europea ha stabilito una serie di linee guida da applicare all’interno di tutte le nazioni del Vecchio Continente, la regolamentazione delle scommesse sportive varia in base al paese di riferimento. Gli occhi sono sempre puntati sul Regno Unito e su Malta, due legislazioni che hanno un approccio molto liberale e che mirano a offrire un ambiente favorevole per giocatori e operatori. La UK Gambling Commission, per esempio, ha sempre adottato uno stile deciso ma mai troppo severo, offrendo complessivamente un buon livello di sicurezza per il settore. Nell’ultimo periodo però è stata considerata necessaria un’implementazione delle normative per riuscire a prevenire l’accesso dei minori al gioco d’azzardo, promuovendo inoltre il gioco responsabile.

Molto diversa è la situazione che si respira in Francia e in Italia, dove il livello di regolamentazione è più restrittivo e severo. All’interno del nostro paese è l’Agenzia delle Dogane dei Monopoli a occuparsi di assegnare licenze, contrastare l’illegalità e controllare tutte le scommesse fisiche e online. Un lavoro che ricorda molto quanto fatto dall’autorità francese, l’Autorité de régulation des jeux en ligne (ARJEL), che non rinuncia a un rigido mercato controllato.

Mercati locali e illegalità del gioco online

La differenza data da un approccio permissivo e quello più severo può sembrare banale, ma è doveroso analizzare da vicino ciò che succede in Europa. Nel primo caso infatti viene favorita la crescita del mercato, portando anche i giocatori da ogni parte del mondo ad affacciarsi verso piattaforme di un paese specifico. Tutto ciò si traduce in un aumento delle entrate fiscali e programmi di intrattenimento più versatili e inclusivi.

Con un approccio più restrittivo si pensa invece di limitare la crescita del mercato legale, per offrire un maggior livello di tutela dei consumatori. A sfatare questo mito è l’approccio italiano, che è la testimonianza di come si possa puntare su una crescita costante. Andando anche a isolare i mercati illegali.

Ma per quanto l’approccio italiano venga considerato un punto di ispirazione per altre legislazioni, sembra ancora difficile da applicare su scala internazionale. Pensiamo per esempio la Cina, dove è stato applicato il divieto delle scommesse sportive, scelta che ha causato un forte aumento dei mercati non regolamentati.

Parola d’ordine: tutelare i giocatori

Contrastare l’illegalità che serpeggia all’interno del casinò europei è un obiettivo abbastanza comune all’interno dei settori regolamentati. Un’autorità di controllo locale, come l’ADM, ha introdotto da tempo una serie di strumenti che hanno l’obiettivo di proteggere i giocatori. Facciamo chiaramente riferimento all’autoesclusione ADM, ma anche i limiti da applicare su puntate, deposito o perdite. È abbastanza simile l’approccio da parte del Regno Unito che ha introdotto l’obbligo ai propri operatori di offrire strumenti di supporto e prevenzione per i giocatori, così da prevenire la diffusione del gioco patologico.

Questi strumenti sono pressoché impossibili da trovare all’interno dei casinò regolamentati in modo piuttosto libertino o addirittura privi di regolamentazione.

Una panoramica del resto del mondo

Come abbiamo visto, ADM, ARJEL e UK Gambling Commission lavorano periodicamente per implementare misure rigorose che permettono di prevenire il gioco d’azzardo problematico. La promozione del gioco responsabile passa attraverso leggi attente, severe e puntuali, da aggiornare nel tempo per garantire alti standard del mercato. Ma che cosa accade nel resto del mondo?

Prendiamo per esempio un mercato molto attivo e in crescita come quello degli Stati Uniti (New Jersey). Qui abbiamo assistito alla legalizzazione delle scommesse sportive, una scelta che ha fatto registrare un aumento delle entrate fiscali e la nascita di un mercato competitivo. Anche qui si punta molto sulla trasparenza e protezione dei consumatori. Dall’altra parte del mondo invece, in Cina, la totale assenza di regolamentazione e il divieto del gioco hanno portato allo sviluppo del mercato nero. Ora infatti la più grande sfida è quella di contrastare queste attività illegali, tentando forse di considerare l’introduzione di alternative legali per rassicurare i giocatori e preservarli da ogni pericolo.