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Sassuolo, De Zerbi: “Juve squadra più forte d’Europa, ma ci proveremo”

Raffaele Campo
Roberto De Zerbi

[df-subtitle]De Zerbi: “Ronaldo ha cambiato dimensione e penso non solo per l’apporto tecnico ma per la concezione che Ronaldo ha del suo lavoro. In lui ciò che mi colpisce è soprattutto la serietà, il rigore, la disponibilità”[/df-subtitle]

Roberto De Zerbi, tecnico del Sassuolo – autore di un ottimo avvio di campionato con 2 vittorie e 1 pareggio – ha rilasciato una lunga intervista a “Il Corriere dello Sport“. Nel prossimo turno di campionato i neroverdi saranno impegnati nella difficile trasferta all’Allianz Stadium, fortino della Juventus.

Ecco alcune delle sue dichiarazioni: “Tatticamente l’idea è cercare di portare i giocatori che risolvono le partite, quasi sempre attaccanti, trequartisti, punte esterne o centrocampisti di talento, a ricevere la palla in una posizione utile e in un modo che gli consenta di esprimere le loro capacità. Ma il calcio è un sistema interdipendente. Per questo, ad esempio, è ormai strategica la capacità della difesa non solo di interrompere il gioco altrui ma di impostare il proprio. Penso che si sta trasformando la figura del regista, noi pensiamo al regista centrale in campo e allora ce ne sono effettivamente sempre meno. Però stanno evolvendo altri ruoli che cambiano natura e iniziano a fare quello che prima faceva il regista. Può essere un difensore centrale capace di lancio lungo o, ultimamente, il terzino che sulla fascia esterna riceve molti palloni. Da questi ruoli in cambiamento partono le idee che prima scaturivano dal regista“.

Il tecnico parla anche dell’esperienza al Benevento della scorsa stagione: “La salvezza era veramente un’impresa impossibile. Abbiamo avuto una performance straordinaria ma sento comunque che avremmo potuto fare di più e avremmo meritato di più. Siamo partiti, a ottobre, da zero punti. Nel girone di ritorno abbiamo fatto diciotto punti, avevamo acquisito la qualità di gioco a gennaio e, giorno dopo giorno, la maturità mentale che all’inizio ci mancava“.

Poi sulla Juventus: “E’ lasquadra più forte d’Italia e quest’anno è la squadra più forte d’Europa. Non lo so come si ferma, perché l’anno scorso, comunque, ho perso entrambe le volte. Quello che so è che se con la Juventus si pensa di fare un risultato positivo bisogna sperare che loro incappino in una giornata negativa. C’è chiaramente troppa differenza con una squadra come la mia. Non vuol dire però che partiremo già sconfitti. Ce la metteremo tutta. In fondo, lo dico con autoironia, siamo secondi in classifica. Ronaldo? Ha cambiato dimensione e penso non solo per l’apporto tecnico ma per la concezione che Ronaldo ha del suo lavoro. In lui ciò che mi colpisce è soprattutto la serietà, il rigore, la disponibilità. Ronaldo è la dimostrazione vivente che il lavoro migliora. Probabilmente ci sono dei talenti naturali superiori a lui. Ma lui con il lavoro e il sacrificio è riuscito a mettersi sul tetto del mondo“.