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Roma, Totti: “De Rossi è il parafulmine, ma è l’unico che…”

Redazione
Francesco Totti

ROMA TOTTI – La storica bandiera della Roma Francesco Totti ha parlato a 360° del club giallorosso e del difficile periodo che sta vivendo. Al momento i giallorossi si trovano al diciassettesimo posto con due pareggi, uno con la Juventus, e una sconfitta in questo inizio di campionato. Nelle tre partite hanno messo a segno una sola rete e ne hanno subite 2, entrambe dall’Empoli.

Queste le sue dichiarazioni rilasciate a Il Messaggero sulla Roma: “Vedendo le spese folli che ha fatto sul mercato, la Roma deve arrivare per forza in Champions League. Se investi 100 milioni di euro e non ci arrivi è un fallimento totale. Anche perché senza Champions, De Rossi salta prima, non arriva fino alla fine. Daniele deve soprattutto farsi rispettare, chiudersi in se stesso e parlare con chi di dovere. Al suo staff, alle persone che sono vicino a lui, quelle in grado di dargli una mano, che cercano di fargli capire gli errori. Daniele ha un gruppo di lavoro forte, valido. Mi auguro e penso che ci riuscirà perché conosce bene la piazza, l’ambiente e la società”.

Roma, Totti: “De Rossi è il parafulmine”

Francesco Totti si è poi soffermato sull’allenatore della Roma Daniele De Rossi: “Daniele è il parafulmine. E chi ci rimette è lui. Però, ripeto, fortunatamente è uno che conosce tutto e tutti. Rischia di diventare il nuovo Mourinho? Certamente, anche se in questo momento è l’unico che può fare l’allenatore a Roma. Ma torniamo al solito discorso, se c’è la società forte che esce allo scoperto e parla chiaro sugli obiettivi, allora è tutto tranquillo. In questo modo la piazza sa tutto. Invece ora la colpa, nel caso le cose non dovessero andare bene, ricadrebbe tutta su Daniele. È quello che è accaduto a Mourinho, perché José ci metteva la faccia. Però nessuno lo aiutava, nessuno parlava. Dopo è dura eh, mettersi contro sei milioni di persone. E’ dura, perché puoi essere chi vuoi, se non porti risultati, diventi il capro espiatorio. Ma Daniele ne è consapevole”.

L’ex capitano ha voluto soffermarsi anche su Paulo Dybala e sul capitano attuale Lorenzo Pellegrini: “Rimango del mio pensiero, anche perché non ho mai parlato male di Paulo. Ho sempre avuto massimo rispetto e ammirazione anche perché ho sempre detto che il giocatore più forte della Roma perciò va tutelato. Ma adesso vediamo come lo gestiranno. Quello che è accaduto ultimamente forse è stata un’incomprensione o un malinteso, vedremo. De Rossi è l’unico che lo vede quotidianamente e lo sa gestire. E poi, quando lui reputerà di farlo giocare dal primo minuto, lo farà giocare, oppure lo metterà in panchina. Va gestito, perché non può fare determinate partite ravvicinate. E non lo sostengo solo io”.

Su Pellegrini: “A Lorenzo voglio bene, ma poi conta solo il rettangolo di gioco. Se non ti esprimi al meglio là dentro puoi essere chi ti pare. Ultimamente non ha giocato come dovrebbe. Purtroppo è la realtà dei fatti, Roma è una piazza particolare e le reazioni ci sono. La gente vuole l’attaccamento alla maglia, ma pure che giochi al cento per cento. E lui, essendo capitano, ha maggiori responsabilità rispetto agli altri. Gli consiglierei di restare o andare via? Difficile dirlo, se hai una tifoseria contro è complicato giocare. Lo è già salire le scalette dell’Olimpico”.