Roma, Ranieri post Porto: “L’arbitro non meritava il saluto. Ammoniamo chi simula, come fa Rosetti a…”

Un Claudio Ranieri arrabbiato come lo si vede praticamente mai quello che si presenta nel post andata dei playoff Europa League contro il Porto conclusasi 1-1: bella prova della Roma ma gestione arbitrale della gara molto discutibile. Così il tecnico giallorosso su Sky Sport:
“Credo sia stata una partita bellissima dove abbiamo giocato, siamo venuti qui per vincere, sono contento della prestazione dei ragazzi. Quello che non mi sta bene, e parlo con Rosetti, come è possibile che una persona integerrima, onestissima, come fa a mandare a Oporto un arbitro che su ventidue partite la squadra fuori casa ha fatto soltanto nove pareggi? Tutte le altre le ha vinte la squadra di casa. Queste cose le sa? E’ un campo caldo dove il pubblico soffia e lei fa questa designazione? Non so perché“.
Ranieri aggiunge: “I cartellini? Sì, a chi prometteva, a chi lo dava… per me stava aspettando qualcosa dentro l’area di rigore per fargli vincere la partita. I ragazzi erano nervosi per questo, non si può fare una cosa del genere. Avevo detto ai ragazzi di non protestare mai, arbitra così: non è colpa dell’arbitro, fa il suo lavoro e lui è convinto di averlo fatto bene. Una partita del genere, otto ammoniti da parte nostra, doppio giallo e un rosso? Qualcuna c’è stata però c’è stato altro e non si può irretire gli avversari in questa maniera. Ho mandato via i giocatori, non volevo che lo andassero a salutare, non meritava il saluto. Scherziamo, in un campo internazionale una cosa del genere? Mi innervosiscono quando si salta di testa e ogni volta c’è un grido, si mettono la mano in faccia… ma ammoniamo chi simula, c’è il Var perché altrimenti non si gioca più. Questo non è più calcio“.
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