[df-subtitle] Di Francesco su Roma – Milan[/df-subtitle]
Vigilia importante a Trigoria, una vigilia di un match di cartello per la Roma di Eusebio Di Francesco all’interno di un momento già particolare della stagione. Tante polemiche in città dopo la partenza di Kevin Strootman, tante polemiche dopo il 3-3 interno con l’Atalanta che ha minato certezze e visto per larga parte di gara i bergamaschi surclassare i giallorossi.
Domani sera Milan-Roma a San Siro, Di Francesco chiede una netta e profonda reazione ai suoi. “Voglio una grande prestazione, una grande risposta” – spiega il mister giallorosso– “Abbiamo corso peggio, male, senza qualità: abbiamo corso in maniera errata. Mi aspettavo che l’Atalanta fosse più brillante di noi dal punto di vista fisico, ma noi abbiamo commesso errori inusuali: Zapata ha surclassato Manolas nel corso del primo tempo. Approccio completamente sbagliato, non ho visto particolari problemi di natura tattica ma comportamentale. Il sistema di gioco va a farsi friggere se i calciatori non mettono in campo le doti basilari per vincere le partite: attenzione, cattiveria, concentrazione. Questa rosa può esprimersi attraverso diversi moduli o sistemi. Nonostante la prestazione di lunedì, devo tutelare i miei giocatori e alimentare entusiasmo. Conosco l’ambiente, so come funziona, si parla spesso senza cognizione di causa e ci si dimentica del passato”.
Le attenzioni della stampa sono tutte dirette verso la cessione di Kevin Strootman, membro fondamentale della vecchia guardia ceduto a fine mercato per 25 milioni più 3 di bonus al Marsiglia di Rudi Garcia. Di Francesco svela un particolare chiave per l’interpretazione della cessione: è stato il ragazzo a voler andar via. “Strootman voleva una nuova esperienza, aveva il desiderio di cambiare aria. La Roma viene prima di tutto: voglio solo calciatori che hanno il desiderio di continuare a vestire questa maglia e darmi tutto quello che hanno. Kevin ha dimostrato grande professionalità, ma al momento in cui il ragazzo vuole andar via io non trattengo nessuno”.
Di Francesco ha lanciato un messaggio: potrebbe cambiare modulo e passare al 3-5-2 che permise ai giallorossi di scrivere una delle pagine più belle della loro storia e conquistare le semifinali di Champions battendo 3-0 il Barcellona all’Olimpico. Tuttavia, i tempi del 3-5-2 non sembrano ancora maturi: si ripartirà dalla difesa a 4 con Karsdorp. Davanti spazio per Under; Pastore nel tridente offensivo se confermata la fiducia a Pellegrini. “Non svelerò alcun titolare in vista di domani. Nzonzi e Karsdorp potrebbero giocare, anche se non hanno 90 minuti nelle gambe. Schick è un calciatore forte che ha determinate caratteristiche: in passato ha fatto benissimo subentrando, può determinare a partita in corso. Il francese può coesistere con De Rossi: possono giocare insieme”.