Roma Baldini 2.0, vuole portare Pedro e Vertonghen nella Capitale

Roma Baldini – In questi giorni ha fatto il giro dei quotidiani la notizia di un ritorno a Roma di Franco Baldini. In realtà, come noto ai più informati, il consulente di James Pallotta non ha mai lasciato il proprio posto. Lo scorso anno, durante la conferenza stampa di presentazione, lo stesso direttore sportivo giallorosso Petrachi ha annunciato che Baldini continuava a lavorare per la società, ma in modo marginale.
Nulla di nuovo, insomma. Ciò che cambia, invece, è che il suo futuro alla Roma non cambierà nel caso di una cessione a Friedkin. La trattativa avanza costantemente, con le parti che lavorano al prezzo inevitabilmente crollato dopo l’emergenza Coronavirus. Detto in parole semplici, anche i nuovi acquirenti sarebbero pronti a contare sul lavoro di Franco Baldini. I tifosi giallorossi, probabilmente, non ne saranno contenti, in quanto ricordano Baldini come colui che consigliò l’addio di Francesco Totti. Tuttavia, come riporta il Corriere dello Sport, il dirigente è pronto a riprendersi la piazza e per farlo ha in mente due obiettivi: Pedro e Vertonghen.
Quest’ultimo, in particolare, è stato accostato alla Roma diverse volte negli ultimi anni. Il contratto è in scadenza a giugno e Baldini, che con il Tottenham ha ottimi rapporti, potrebbe avere un ruolo importante nel suo arrivo. Secondo il quotidiano sportivo, la società è pronta a mettere sul piatto un contratto di tre anni a 3 milioni più bonus. L’altro nome è quello di Pedro. Anche il suo contratto è in scadenza e il Chelsea è pronto a dirgli addio. Tuttavia, lo stipendio percepito dal giocatore è di gran lunga superiore al tetto ingaggi adottato dalla Roma.
Roma Baldini – Il calciomercato non è ancora iniziato, ma il ds Petrachi lavora già in vista della prossima stagione. Le opinioni personali di Baldini potrebbero non essere condivise dai più, ma le sue competenze e le sue conoscenze potrebbero offrire alla Roma l’opportunità di accaparrarsi alcuni talenti della Premier League. E questo è innegabile.