Rinnovo Barella, l’innovativo piano dell’Inter e un patto a Madrid…

Rinnovo Barella: l’Inter avrebbe intenzione di proporre al calciatore un piano innovativo riguardo la parte variabile del contratto
Dinamismo, grande qualità, interismo e senso di appartenenza: un Barella è per sempre in casa Inter. La dirigenza nerazzurra, secondo quanto riporta La Gazzetta dello Sport, è al lavoro con l’entourage del centrocampista sardo per un rinnovo contrattuale fino al 2029, allorché scoccheranno i (quasi) dieci anni del numero 23 in maglia nerazzurra. Così come accade per Lautaro, i piani alti di via della Liberazione sono consapevoli dell’importanza di stipulare un accordo con il tandem in tempi relativamente brevi, ma senza affrettarli troppo; la fiducia resta incondizionata, i calciatori incarnano perfettamente l’anima nerazzurra e daranno sempre priorità alla società meneghina in tema di estensione contrattuale.
Nel caso di Barella, due incontri sarebbero già avvenuti per porre le basi per il prolungamento, mentre quello decisivo sarebbe previsto a Madrid, alla vigilia del match contro l’Atletico, snodo fondamentale del cammino europeo nerazzurro. Ma la novità sta tutta qui: la dirigenza nerazzurra avrebbe pianificato un rinnovo per i propri leader tecnici e carismatici proponendo un accordo che preveda una cospicua parte fissa, circa 7 milioni di euro riconosciuti al centrocampista a fronte dei 6 milioni di euro attuali, più eventuali bonus subordinati ai percorsi della squadra nelle varie competizioni internazionali.
Nello specifico, non si tratterebbe dei consueti bonus vittoria a fine percorso, ma una sorta di partecipazione agli “utili” incassati durante le competizioni: quanto più l’Inter incasserà dai percorsi in Champions e Mondiale per Club, tanto più verranno riconosciuti bonus variabili ai calciatori: un premio sugli introiti, insomma. Una strategia innovativa da perseguire, per blindare i gioielli di casa nerazzurra da eventuali saccheggi da parte delle big. A fine agosto, ad esempio, Barella avrebbe rifiutato quello del Manchester City di Guardiola. Priorità al nerazzurro, sempre.