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Quiroga: “Valentini e Palacios grandi difensori. Su CR7 e Messi…”

Anthony Ferrara
Quiroga Valentini Palcios

Facundo Quiroga, ex difensore centrale del Napoli, è intervenuto a Calcio Time presentando due centrali argentini: Valentini e Palacios

QUIROGA VALENTINI PALACIOS – Ai microfoni di Calcio Time, trasmissione a cura della redazione EuropaCalcio.it, è intervenuto Facundo Quiroga, ex centrale argentino del Napoli e dello Sporting Lisbona. Di seguito i temi trattati:

Su Valentini e Palacios: “Conosco benissimo entrambi i difensori. Devo dire che mi piacciono molto e apprezzo molto le loro qualità. Poco tempo fa, ho parlato con un amico/dirigente del Rivadavia, società che ha venduto Palacios all’Inter. Grandi qualità, grande temperamento e fortissimo nel gioco aereo: non mi sorprende che una squadra come quella nerazzurra abbia puntato su di lui nell’immediato. Valentini, invece, viene dal Boca Juniors e già questo dev’essere sinonimo di affidabilità. Nessun calciatore raggiunge determinate squadre argentine a caso. Ha grandi qualità e potrà fare benissimo in Italia”. 

Su Martinez Quarta: Calciatore ottimo, l’ho seguito per tanto tempo e può consacrarsi a grandi livelli continuando così. Il suo talento lo potrà portare lontano, probabilmente anche in una squadra più blasonata”. 

Su Dybala e l’Arabia: “Si sente legato alla Roma, alla gente e tutti glielo riconoscono. Io avrei fatto lo stesso, se fossi stato in lui. Da argentino, come lui, sentiamo tantissimo il senso di appartenenza e la sua scelta ricade anche sulla Nazionale: è perfettamente consapevole di poter continuare a difendere i colori dell’Argentina restando a Roma e alla Roma. Ha preso la decisione migliore per sé e per tutti”.

Su Pecchia, ex compagno al Napoli: “Grande carisma, grande personalità e ottimo allenatore, assolutamente. Era già improntato per il ruolo da calciatore e gli auguro il meglio per il futuro. Ai tempi del Napoli ero molto giovane, ma ogni sua parola, ogni suo consiglio, sono stati fondamentali per il mio ambientamento con il resto della squadra e nel legame con la città. Non posso che parlare bene di Pecchia, grande uomo”. 

Quiroga: “Valentini e Palacios grandi difensori. Su CR7 e Messi…”

Sul Napoli attuale: “Potrà fare grandi cose in questa stagione: ho seguito la partita contro il Cagliari e sarò sempre un grande tifoso di questa squadra. Mi sono piaciuti particolarmente i due centrali, come Buongiorno e Rrahmani. Apprezzo molto i difensori con grande personalità e li vedo ben predisposti a giocare la palla e ripartire dal basso. Sono forti fisicamente e credo possano lavorare molto bene in coppia: Di Lorenzo, poi, completa benissimo al difesa a tre di Conte”.

Su Cristiano Ronaldo e Messi: Non amo rispondere ai paragoni tra questi due mostri sacri del calcio, anche se propendo un po’ più per l’argentino per via della nazionalità. Posso dire che Cristiano, nonostante fosse molto giovane quando lo conobbi allo Sporting Lisbona, dava già l’impressione di voler arrivare in alto e di dover lavorare più degli altri per arrivare dove si era prefissato. Ha avuto ragione perché è arrivato al top. A Manchester erano già sicuri che fosse una bestia e hanno puntato su di lui fin da subito. Messi, in allenamento, fa cose da marziano, ma sono due calciatori che si sono migliorati a vicenda mettendosi in competizione l’un l’altro. Sono due calciatori incredibili, diversi tra loro, ma di un livello difficile da raggiungere”. 

Su Lautaro Martinez e il Pallone d’Oro: Ha trovato il luogo ideale per potersi esprimere. Sta facendo un grandissimo lavoro e l’esperienza ne sta facendo un calciatore ancora migliore. In questo momento, sarebbe complicato vincere il Pallone d’Oro per calciatori che non siano Cristiano Ronaldo o Messi, ma lui può certamente arrivarci come livello assoluto. Oggi, è sicuramente tra i migliori attaccanti in circolazione”. 

Sull’attaccante più forte contro cui ha giocato: Racconto un aneddoto su Zeman: mi chiede di marcare Totti per novanta minuti, senza dargli spazio per poter tentare la giocata per i compagni o il tiro in porta. In novanta minuti, ha avuto a disposizione una frazione di pochissimi secondi per riuscire in un assist vincente e far segnare la Roma. Si era acceso in un lampo, in uno dei pochi secondi in cui gli lasciai spazio. Un vero mago. Comunque, ho avuto la fortuna di affrontare tantissimi grandi calciatori, come Del Piero o Batistuta: ce n’erano veramente tantissimi”.