Salta al contenuto

Qualificazioni Mondiali 2026: i possibili gironi dell’Italia e le novità

Redazione
calcio mondiali

QUALIFICAZIONI MONDIALI 2026 – Stamattina, nella sede della FIFA a Zurigo, si sono svolti i sorteggi dei gironi europei per le qualificazioni ai Mondiali 2026, che si terranno negli Stati Uniti, in Canada e in Messico dall’11 giugno al 19 luglio.

QUALIFICAZIONI MONDIALI 2026 – L’Italia, reduce da due fallimenti consecutivi nelle qualificazioni, conosce ora il percorso da affrontare per tornare alla massima competizione calcistica.

Italia: due scenari possibili

Il destino degli azzurri dipende dall’esito dei quarti di finale di Nations League contro la Germania. In caso di vittoria, l’Italia sarà inserita nel Gruppo A, composto da sole quattro squadre: Slovacchia, Irlanda del Nord e Lussemburgo. In caso di sconfitta, finirà nel Gruppo I, dove affronterà Norvegia, Israele, Estonia e Moldavia. Il CT Luciano Spalletti non lascia spazio a dubbi: “Niente calcoli, giochiamo sempre per vincere”.

Gli altri gironi principali

Tra i gruppi più interessanti spiccano:

  • Gruppo E: Spagna o Paesi Bassi (vincente di Nations League), Turchia, Georgia e Bulgaria.
  • Gruppo D: Francia o Croazia, Ucraina, Islanda e Azerbaigian.
  • Gruppo J: Belgio, Galles, Macedonia, Kazakistan e Liechtenstein.

I criteri di qualificazione

L’Europa avrà 12 posti diretti: i vincitori dei 12 gironi di qualificazione accederanno direttamente al Mondiale, mentre altre quattro squadre passeranno attraverso gli spareggi.

A livello globale, le altre confederazioni si divideranno i posti come segue:

  • CONMEBOL (Sud America): sei qualificazioni dirette più una tramite spareggio.
  • CONCACAF (Nord America): tre posti diretti più uno assegnato tramite play-off.
  • Africa: nove posti diretti più uno dallo spareggio.
  • Asia: otto posti diretti e uno tramite play-off.
  • Oceania: un posto diretto e uno agli spareggi.

Calendario e restrizioni

Le qualificazioni europee inizieranno a marzo 2025 e termineranno con gli spareggi nel marzo 2026. Alcuni accoppiamenti, come Kosovo-Serbia e Ucraina-Bielorussia, sono stati evitati per ragioni politiche, mentre altre restrizioni sono state applicate a causa di inverni rigidi o distanze geografiche.

L’Italia non può permettersi errori: la strada verso il Mondiale è tracciata, ma serviranno determinazione e concretezza per raggiungere l’obiettivo.