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Psg mina vagante della Champions. Il Napoli Deve provarci, può metterlo in difficoltà

Redazione
Psg

[df-subtitle]Budel: Ancelotti è capace di far arrivare i suoi ragazzi alla gara con il Psg nella maniera giusta e sa dare consigli giusti[/df-subtitle]

Alcuni giornalisti ed opinionisti sono intervenuti in diretta a “Un Calcio alla Radio”, trasmissione in onda su Radio CRC TARGATO ITALIA,  per parlare del Napoli e del match di  Champions League che la squadra azzurra giocherà mercoledì sera a Parigi contro il Psg.

Questi i loro pareri riportati da EuropaCalcio:

Milan Martinovic,membro dell’entourage di Orestis Karnezis: “Karnezis è felicissimo di essere allenato da Ancelotti. Lui è molto contento di essere tornato in Italia. Sta vivendo una grande esperienza a Napoli, lavorando con Ancelotti che è un grande allenatore e una grande personalità e che è uno dei migliori allenatori al mondo. Le critiche iniziali? Le critiche non le ha sofferte troppo. In Italia lui sa che i media sparano subito sentenze e poi correggono il tiro.

Ritorno di Meret? Non è un problema. In un grande club devono esserci tre grandi portieri. Il Napoli è grande club. Ci saranno tre competizioni e quindi Karnezis avrà sicuramente spazio. Lui è felice del ritorno del compagno di squadra”.

Giulia Mizzoni, giornalista DAZN: “Campionato riaperto? 4 punti di distanza, direi di sì. Udine non era una trasferta semplice per il Napoli. C’era anche la sosta delle nazionali e Insigne non c’era, avevi il PSG tra pochi giorni, Verdi si fa male subito. Si è trovato a mettere dentro Fabian che poi apre la partita. Poi la Juve aveva un bel vantaggio. Ti ritrovi a riaprire un campionato tra mille difficoltà. C’è stata una grande gestione.

Fortuna nei cambi? Quello sicuramente. La bravura c’è ed è ovvio. È successo che Ancelotti sta davvero iniziando a trovare la quadra. Il bello del Napoli è che ogni partita ci troviamo a dire “è stata la più bella partita e c’è stata un’ottima gestione”. Sono aumentati i tiri in porta subiti, ma sono diminuiti i gol subiti. Si vede che c’è una crescita graduale. Mi sembra ci sia una continuità.

Napoli è una squadra che torna ad avere grande aggressività? Io direi proprio di sì. Anche contro il Liverpool c’era stata, Allan fu commovente. C’è questa capacità di poter anche rinunciare a quell’aggressività forte.  Mi piace la capacità di poter cambiare sempre gli interpreti. Lui ha cambiato nove volte formazione, fatta eccezione per Koulibaly.  I capisaldi ci sono. L’imprevedibilità sta diventando un punto di forza. Non è scontata che un allenatore che arriva da un tipo di calcio completamente diverso dal tuo ci ha messo poco tempo per inculcare la tua idea di gioco. Io sono sorpresa questa velocità”.

Alessandro Budel, opinionista DAZN: “PSG imbattibile? È una grande squadra. A livello qualitativo una delle più forti. A livello offensivo dopo Barcellona e Juve una delle più forti in attacco. È abituata a fare la partita, però, possono andare in difficoltà con una squadra che prova a imporre il proprio gioco . Il Napoli ha le qualità per fare la partita. Con gli azzurri ci sarà una bella partita perché hanno una grande forza.

Ancelotti? Io credo che da questo punto di vista lui sia un maestro.  È abituato giocare queste gare. Sa gestire la tensione e magari togliere quella in eccesso. Ancelotti è capace di far arrivare i suoi ragazzi nella maniera giusta e sa dare consigli giusti. Come metterli in difficoltà? Sì con ritmo, ma anche cercando d’imporre il proprio gioco. Loro sono abituati a fare la partita e quindi togliergli quelle certezze possono metterli in difficoltà”.

Andrea Calogero, telecronista DAZN: “Difficile giocare oggi al parco dei principi, la squadra sta bene dal punto di vista mentale e fisico. Tuchel sa far girar bene i giocatori.”.Riesce a tenerli freschi dal punto di vista fisico e anche mentale. In Francia stanno facendo anche un’altra partita. Giocatori del Napoli? Io credo che Koulibaly sarà fondamentale perché ci sarà da contenere l’esuberanza e la velocità di Mbappè.

Davanti il Napoli qualcosa la può fare . Insigne vedremo se ci sarà e può metterlo in difficoltà. Tutto il Napoli può metterli in difficoltà. Servirà avere tanto tanto equilibrio, cercare di capire i momenti della partita e punirli al momento giusto. Punto debole PSG? Secondo me bisogna giocare con grande ritmo. Il ritmo è fondamentale. Loro sono abituati a giocare sotto ritmo, sono consapevoli della loro forza. E forse alzandolo puoi metterli in difficoltà”.

Alessandro Vocalelli, giornalista: ”Io credo che il campionato non si fosse mai chiuso. La differenza era semplicemente in quella partita di Torino. Avere 3 o 4 punti di svantaggio dopo nove giornate non può voler dire che il campionato era chiuso. Il Napoli sa che ha una squadra organizzata da affrontare, ma sa anche che avendo fatto 91 punti ha tutte le qualità per far bene.

Se la Juventus dovesse inciampare il Napoli dovrebbe farsi trovar pronto sempre? Io penso che il Napoli debba fare la corsa su sé stesso. Il Napoli ha fatto 91 punti che sono tantissimi. Il Napoli deve cercare di ripetersi o migliorarsi addirittura. Poi dopo non potrebbe avere rimpianti. Poi se c’è un avversario che fa più punti, complimenti all’avversario. Il Napoli deve pensare di essere sé stesso. Considerando anche in queste prime nove giornate, sono partite in cui il Napoli ha giocato partite molto dure. Se vado a vedere il calendario, mi sembra che nelle prossime dieci che il Napoli abbia un calendario più abbordabile rispetto alle altre.

Il Napoli mi sembra che abbia raggiunto la dimensione da grande squadra in grado di vedere solo a sé stessa. PSG Napoli? È un bel tema. Siamo di fronte ad una squadra che ha valori individuali e complessivi incredibili. Il PSG è la mina vagante della Champions. Ha dei giocatori che risolvono la partita in ogni momento. Il Napoli deve imparare dalla partita del Liverpool. Deve provarci. Può mettere in difficoltà il PSG.

Deve giocare con grande rispetto, ma senza paura. Thiago Silva? Thiago Silva è un giocatore essenziale e determinante. Qualcuno potrebbe pensare che giocando in casa è un’assenza meno importante, tanto il PSG deve fare la partita, invece no. Thiago è uno che nell’uno contro uno è sempre molto bravo. Non averlo di fronte è un vantaggio per il Napoli, anche se il PSG resta una squadra fortissima. Stiamo parlando però di uno dei migliori difensori al mondo anche se non è più giovanissimo”.

Alessandro Canovi, agente FIFA: “Cos’è il PSG? Dico che a livello tecnico è una delle prime tre squadre al mondo. Ha dei giocatori eccezionali. A livello di progettualità lo reputo un progetto per molte squadre. È una polisportiva non una semplice squadra.

Per quanto riguarda il fairplay, loro mettono i soldi per rafforzare la squadra. Mi sembrano più folli le spese per alcuni giocatori nel campionato inglese. Non lo vedo un grandissimo problema il fair play finanziario. Il Napoli si appresta a giocare contro una corazzata. Sulla carta non c’è partita? Gli azzurri hanno dimostrato giocando contro il Liverpool la loro forza. Nel calcio si scende in 11 e la partita dipende da mille fattori.

Ancelotti è una certezza e sa come affrontare queste partite. La reputo una partita estremamente interessante e che potrà dimostrare la continuità del Napoli di quello che ha fatto contro il Liverpool. Il PSG deve dimostrare che il Liverpool è stato solo un incidente. Mi aspettavo questo Napoli? Beh già l’acquisto dell’allenatore ha sorpreso. Noi pensavamo che solo l’idea di un addio di Sarri avrebbe creato un panico e De Laurentiis ci ha risposto con una grande sorpresa come Ancelotti. Forse ci saremmo aspettati qualcosa di più nel mercato. È anche vero che però vediamo una rotazione più ampia. Senza voler criticare Sarri con Ancelotti vediamo giocatori più pronti, e quindi cose che prima non vedevamo”

Bruno Satin, agente di Malcuit: “Come si affronta il PSG? Credo che deve fare come ha fatto contro il Liverpool. Carlo sicuramente preparerà la partita nel migliore dei modi. Conosce bene il PSG. Ha delle idee per bloccare questi fenomeni. Non sarà facile però. Malcuit? Avevo detto a tutti che era forte e potenzialmente un nazionale. È un buon giocatore.  Avevo detto che Kevin era veramente un giocatore da Napoli.  Punto debole PSG? È difficile. Questo PSG fa paura a livello offensivo. Vedo debolezze dal punto di vista difensivo. Il Napoli ha grandi attaccanti è può fargli male. L’importante è non chiudersi. Dietro vedo possibilità di segnare per una squadra come il Napoli”.

Christophe Belard, giornalista de Le Parisien:” Che Napoli ci si aspetta? Ci aspetta con una grande fiducia il Napoli. La consapevolezza che sarà una partita importante per il girone della Champions. I giocatori a dire la verità non hanno paura del Napoli e pensano di vincere Mercoledì sera. Calciatore che spaventa di più il PSG? Penso che il PSG non ha un obiettivo preciso di controllare un giocatore preciso, ad esempio Mertens. Penso che il PSG vorrà giocare in maniera offensivo.

Penso che abbiano paura delle conoscenze tattiche di Ancelotti, pure perché è molto rispettato. Probabili formazioni? Penso che giochi Areola. Poi sarà la squadra classica con il trio Mbappè Cavani e Neymar. Di Maria era infortunato, ma penso recupererà. Io penso che il PSG vincerà la partita, perché la chiave della partita sarà Mbappè. In questo momento è in lizza per il pallone d’oro e segnare 2 o 3 goal sarà importante per lui.”.

Frederic Guerra, agente di  Gonalons: “Io di origine napoletana? Sì è vero. Parlo più Napoletano che italiano (scherza ndr). Attesa per il Napoli a Parigi? Tutti conoscono la squadra di Parigi e specialmente quelle star che hanno Mbappè e Neymar. In Italia conoscono bene Verratti.

Per il Napoli sarà una squadra difficilissima, purtroppo, fermare Mbappè non sarà facile. Io per esperienza ricordo Parigi Lione. 1-0 fino al 45esimo e il Lione sembrava facesse l’1-1, ma alla fine il PSG ha vinto 5-0. La velocità è la grande difficoltà di quando si affronta il PSG. Il Napoli può pensare di affrontare quasi alla pari il PSG?  Guarda allora se parliamo di Champions, io penso che il budget è una cosa, però a guardare bene il Manchester City ha avuto il più grande coach degli ultimi anni, ma non ha vinto la Champions. In Champions serve una grande squadra. Il Napoli non è ancora una squadra che ogni anno può puntare sulla semifinale di Champions o sul campionato. È una squadra che sta crescendo e che ha grandi tifosi, ma gli serve uno stadio più moderno. Sta crescendo.”.

Luca Marelliex arbitro e osservatore arbitrale: “ Ho detto che non era rigore quello di Mertens? Confermo.  I tifosi difficilmente riescono ad essere pienamente obiettivi.  Il fallo di mano è molto complesso da giudicare e forse c’è anche eccessivo colpevolismo con il tocco di mano. L’anno scorso ci fu una situazione molto simile con il colpo di mano non volontario e non punibile di Koulibaly a Bologna, anche se con dinamiche differenti. In quel caso fu un pallone del tutto inatteso, perché sbucava da un compagno Kouliably. In quello di Udine bisogna tenere in considerazione la distanza tra i giocatori.

Tra Callejon e Opoku ci saranno stati si e no due metri. Troppo pochi. Braccio largo? il braccio era dinamicamente nella posizione che avrebbe avuto chiunque. Certo poteva farsi furbo e mettere il braccio dietro la schiena, però  è difficile pensare di essere sempre coordinati nel giro di un decimo di secondo. Nella corsa ci sta che il braccio sia un pochino largo, era anche un po’ largo quello di Koulibaly.

Il concetto di sabato tra Udinese Napoli non è un fatto che era inatteso.  Il tocco di mano deve essere valutato nella sua interezza. Non è scandaloso come rigore?  Non ho mai detto questo. È un rigore che per me non c’è. Il VAR  che chiama Mariani è eccessivo? Sì quello mi sembra un problema di gioventù. Secondo me ha ecceduto, perché nell’ultimo raduno si è deciso di allargare un po’ di più l’applicazione della tecnologia per evitare errori come in Fiorentina – Atalanta. C’è stato un eccesso di precisione. L’intervento era da giallo, anche se comunque non è stato un bell’intervento.

Piede a martello? No conta l’altezza della gamba. Nella circostanza Milik aveva il piede basso, è un fallo imprudente che meritava il cartellino giallo, anche se mancavano tanti parametri. Diciamo che questa settimana è stata molto tranquilla, conclusa con un’ottima  prestazione di Guida. Guida? È un arbitro costruito molto bene. Bisogna dargli un grande merito alla sezione di appartenenza,  che l’ha formato bene. 

Talento puro non ne ha tantissimo. Forse è migliore Massa, che però deve lavorare su aspetti che Guida ha già migliorato. Guida sta davvero emergendo alla grande in questi ultimi 15 mesi. Bisogna dare il merito a Rizzoli che oltre a essere un ottimo arbitro si sta rivelando un grande dirigente. Nicchi? Si sta rivelando un grande problema per l’associazione. Per fortuna non ha alcun peso nella canna e che c’è uno come Rizzoli che non si fa minimamente condizionare.

Ho trovato il suo attacco di oggi veramente imbarazzante.  Onestamente pensare che possa essere utilizzata una figura del genere per attaccare la figura del commissario e alla struttura della FIGC , mi sembra davvero di pessimo gusto. Urgenza per il mondo arbitrale? Il reclutamento. Bisogna trovare nuove generazioni, bisogna agire sul territorio per far capire quanto sia importante l’attività arbitrale.

Bisogna abbandonare i falsi miti. Bisogna far comprendere la passione e la bellezza di questa attività. Puntare sulla tecnica e sulla componente umana che si può ricevere da questo mestiere. Bisogna far parlare le emozioni. Arbitri o ex arbitri come me sanno le emozioni che porta. La mia esperienza arbitrale mi ha fatto migliorare anche nella vita, bisogna capire questo.

In Emilia Romagna hanno difficoltà a coprire le partite perché non ci sono arbitri tra il primo e il quattro novembre.Se questo è il futuro, mi sembra strano che Nicchi si vanti di aver ottenuto grandi risultati in questi 10 anni. Di questi risultati non ne vedo nemmeno uno. Banti? È un grandissimo arbitro per me,però bisogna comprendere che questi arbitri devono essere sostituiti.  Come tutti sanno io sono tifosissimo di tutte le squadre italiane in Europa. Secondo me non sarà le partite col PSG fondamentale, ma quella con il Liverpool. Mi auguro che il Napoli vinca perché un’italiana è sempre un’italiana”.

Paolo De Paola, giornalista: “ Minacce a Report?  Mi chiedo queste minacce da chi siano arrivate. Io ribadisco che gli scemi sono ovunque. Ogni tifoseria può avere rappresentati poco discutibili che non rappresentano la maggioranza. A me dispiace criminalizzare un’intera tifoseria per qualche imbecille e queste persone vanno messe fuori dal campo per tutte la stagione. Quelli che fanno queste cose vanno tenute fuori da un campo di calcio.

Come questi che fanno minacce via social sbagliano. Lì c’è stata un’inchiesta penale che ha avuto i suoi effetti. Anche qui c’è stata un ‘ inchiesta che è durata anni vedremo adesso se questa inchiesta potrebbe avere risvolti sul punto di vista sportivo e non penale, che ci sono già stati. Troppo brutta questa Juve, troppo facile per Ancelotti cambiare e riaprire il campionato?  Come è giusto che sia anche noi giornalisti siamo in qualche modo degli avvocati per i nostri bacini d’utenza. 

Io ammiro molto chi propone delle tesi sulle quali si discute civilmente, supportate da fatti. L’anno scorso si discuteva sulla bellezza del calcio,  era una sorta di rivincita da parte della tifoseria del Napoli che vedeva questa Juve che vinceva sempre  e la metteva su un altro piano, su un’altra soddisfazione, quella della bellezza. Se noi adesso ci spogliassimo da quel ragionamento vedremo adesso che è un Napoli molto concreto.

Ad Udine non ha mostrato questa bellezza di gioco.Vinci 3 a 0. Sono momenti importanti della partita. Fabian Ruiz s’inventa un gol alla Insigne.  Poi momento di riflessione e che rischia anche un po’. Questo Napoli, però, mi piace e penso che piaccia anche di più ai tifosi.  È vero che Sarri propone un bel gioco, ma ci può essere sempre un qualche cosa che Martial ti fa due gol. Ma tutta questa bellezza ti fa rischiare.

Dobbiamo capire se noi vogliamo un calcio bello o concreto? In questo campionato ci sono tutti gli elementi per vederlo. Ancelotti in questo è molto simile ad Allegri, che è un gestore di uomini e fa sentire tutti importanti. Come gestirà i portieri Ancelotti ora che Meret torna convocabile? In questo momento mi sembra che si profili un duello tra Ospina e Meret, perché secondo me Meret era il titolare, ma Ospina si è comportato bene fino ad ora.

Karnezis è il meno forte dei tre dal punto di vista tecnico, ma sta facendo anche bene. Ospina vuole convincere Ancelotti a puntare su di lui. Ancelotti vorrebbe avere sempre tutti i giocatori a disposizione. Anche in questo c’era un atteggiamento deficitario da parte di Sarri, forse c’era un atteggiamento un po’ provinciale, che derivavaano dalla scarsa esperienza internazionale di Sarri. Adesso è diverso. Ancelotti è diverso. Insigne adesso è un giocatore che se ne frega delle critiche rispetto a prima. Adesso ha una sicurezza e una concretezza che è davvero molto bella”.

Vittorio Di Trapani, segretario nazionale dell’USIGRAI: “ Diciamo che chi perde la puntata di Report, può rivederla sull’app Rai play. Le minacce arrivano via social attraverso account falsi e in modo particolare verso uno straordinario giornalista come Federico Ruffo. 

Minacce? Io non sottovaluterei le minacce via social e penso sia grave sottovalutarle. Dopo di che certi gesti non si possono attribuire ad una tifoseria, ma solo a colui che le fa. Quindi a noi quello che interessa dire è che non si accettano minacce e intimidazioni. I colleghi hanno fatto una straordinaria inchiesta. Questa sera la puntata ci sarà e la vedremo, dopo si esprimeranno giudizi. Noi conosciamo quanto siano precisi i giornalisti di Report, che avranno fatto tutte le verifiche del caso. Ripeto è l’elemento di denuncia e il tipo di inchiesta che sta lì. L’importante è non sottovalutare le minacce.

La Juventus non parla? La redazione di Report concede a tutti la possibilità di replicare. Io mi chiedo possiamo aspettare l’inchiesta di questa sera prima di eventuali giudizi ? Io penso che nel momento in cui si parla di argomenti come questi ovvero presunti rapporti tra ‘ndrangheta, frange di ultras e collegamenti con la società è ovvio che in molti articoli si parla di un rischio di querela.

Le inchieste comportano dei rischi, ma se si fanno in maniera impeccabile non c’è niente di cui preoccuparsi. Sono convinto che abbiano fatto al meglio ancora una volta il loro lavoro, anche perché da anni conosco la professionalità dei giornalisti di Report. Minacce denunciate da noi? Non possiamo essere noi a fare queste denunce, ma coloro che sono oggetto delle minacce.

Noi interessiamo pubblicamente le autorità affinché si ponga la massima tutela per permettere ai giornalisti di fare il proprio lavoro .Ringraziamo la Rai che manda inchieste di questo genere in prima serata e le autorità tutte che devono tutelare la sicurezza di tutti i cittadini”.