Osasuna, Alessio Lisci il nuovo tecnico: un po’ d’Italia in Spagna

Alessio Lisci, giovanissimo tecnico italiano, classe 1985, è ufficialmente il nuovo allenatore della Prima Squadra dell’Osasuna: le parole
LISCI ALESSIO OSASUNA – Il Tricolore italiano sventola anche ne La Liga spagnola. Attraverso un comunicato ufficiale, infatti, l’Osasuna ha reso noto l’ingaggio di Alessio Lisci, allenatore nato a Roma nel 1985. Proprio dalla capitale, sponda biancoceleste, parte la carriera di coordinatore in uno staff tecnico del nuovo Mister del club iberico. Alla Lazio, infatti, Lisci assunse la carica di coordinatore motorio nelle giovanili del club di Claudio Lotito, dal 2008 al 2010. Poi, da quel momento, la lunghissima avventura da Mister tra le giovanili e le Squadre maggiori del Levante, per ben undici anni. Quella con l’Osasuna è un’altra storia destinata a partire da lontano, fino a giorni odierni.
Il 7 dicembre 2021, Alessio Lisci esordisce ufficialmente da tecnico della Prima Squadra del Levante in Liga proprio contro il club di Pamplona, per un match terminato per zero a zero. La prima vittoria ufficiale risaliva al 9 gennaio 2022, contro il Maiorca, ma il percorso non gli consentì di conquistare la salvezza con il Levante. Da lì, l’esperienza “interlocutoria“, comunque più che formativa, al Mirandès – per un biennio – prima di firmare l’appuntamento con il destino. Da oggi, infatti, l’Osasuna punta fortemente sul Mister romano per tentare di centrare la qualificazione alle prossime edizioni delle Coppe Europee.
Nel corso dell’ultima stagione, quella appena conclusa, la società di Pamplona ha racimolato ben 52 punti in classifica, per una qualificazione alla Conference League sfuggita a causa degli scontri diretti a sfavore con il Rayo Vallecano. Da oggi, l’Osasuna affida le redini della squadra ad Alessio Lisci, nel tentativo di raggiungere un risultato solamente sfiorato qualche settimana fa.
Alessio Lisci nuovo allenatore dell’Osasuna: le prime dichiarazioni del Mister
“Quella con l’Osasuna è la migliore opzione possibile per il mio futuro: sono contentissimo di essere qui. Cercherò di approfittare del lavoro svolto dai miei predecessori, ma prima dobbiamo pensare alla salvezza. Ormai, posso definirmi anche mezzo spagnolo, ma sono orgoglioso di essere italiano e ritengo un privilegio il fatto di poter lavorare in una realtà così importante come quella spagnola”.