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Napoli, roba da pazzi!

Cristiano Abbruzzese
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Non è tanto il risultato della gara giocata con l’Arsenal a tirare su di sé attenzione e giudizi quanto gli equivoci che da essa ne derivano.

[df-subtitle]Ancelotti, Napoli e Insigne, ma anche Adl[/df-subtitle]

All’ultimo attribuisco una sola responsabilità. Quella di non essere stato chiaro, non tanto nelle dichiarazioni, quanto nel progetto.
Qual è il senso di scegliere un navigato e stellato allenatore come Ancelotti quando sei perfettamente consapevole che non avrai i mezzi per apparecchiare una tavola a cinque stelle?
Non sarebbe stato meglio, incaponirsi sulla ricerca costante del bel gioco, del calcio totale, anche attraverso manici diversi?
Finito un Sarri, se ne fa un altro.
Invece no. Adl ha pensato di mettere a tacere una piazza, legata al tecnico toscano da stima ed empatia, con una mossa ad effetto, fine però a se stessa.

[df-subtitle]Dove sono i Kakà e gli Shevchenko? Da altre parti, dove forse è più giusto che trovi spazio Ancelotti[/df-subtitle]

Il valore del tecnico non si può assolutamente discutere, e non voglio farlo assolutamente io, mi limito però a pensare che nel nostro ristorante forse è meglio non far cucinare Cracco.

[df-subtitle]Napoli e Insigne[/df-subtitle]

Il genio di Frattamaggiore rappresenta la napoletanità all’interno della nostra squadra. Frustrato da uno stile di gioco che non gli appartiene, al momento della sostituzione ha ricevuto una severa disapprovazione.
Quei fischi mi hanno colpito come schiaffi. Ma siamo certi che potremmo avere al posto di Insigne un talento del suo spessore? E se per caso nel giro di poco tornassimo al calcio spaziale del 4-3-3 non potremmo rimpiangerlo amaramente?
Io Insigne me lo tengo stretto, perché lo ritengo perfettamente adatto alla nostra altezza ed in linea con quella che deve tornare ad essere la nostra realtà.